Oli usati. RomaNatura e RenOils avviano una campagna di sensibilizzazione
L’olio del fritto, se scolato nel lavandino, inquina l’acqua ma se raccolto può diventare un ingrediente per il gasolio pulito
L’olio del fritto, se scolato nel lavandino, inquina l’acqua, ma se raccolto può diventare un ingrediente per il gasolio pulito. Per questo motivo l’ente regionale RomaNatura e il consorzio RenOils hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, di durata triennale, per realizzare specifiche azioni volte a promuovere la raccolta di oli e grassi animali e vegetali, l’olio utilizzato per cucinare, e incrementarne il recupero a favore del territorio, dei cittadini, e delle imprese.
L’olio vegetale esausto, infatti, qualora non adeguatamente raccolto, potrebbe essere sversato negli scarichi o disperso nell’ambiente, con ricadute significative in termini ambientali ed economici; la realizzazione di circuiti virtuosi di raccolta rappresenta uno strumento di prevenzione dell’inquinamento. L’olio raccolto può diventare un prodotto riutilizzabile (biodiesel, cosmetici, combustibile per centraline elettriche, etc.) e con importanti benefici ambientali; ogni tonnellata di olio esausto recuperato consente la riduzione di 2,4 tonnellate di CO2 equivalente.
Il progetto
Il primo contenitore è stato posizionato nella sede di RomaNatura all’interno della Riserva di Monte Mario, a Roma. Nelle prossime settimane il progetto sarà esteso a tutte le altre aree gestite dall’ente regionale. Il Consorzio RenOils opera in tutta Italia, comprese le isole minori, sia con riferimento alle utenze professionali che a quelle domestiche. È proprio la raccolta domestica a incidere di più in termini di quantità di rifiuto e nello stesso tempo la più difficile da intercettare.
Per questo motivo, grazie alla partnership con l’ente regionale RomaNatura, RenOils riuscirà a coinvolgere centinaia di migliaia di cittadini romani che abitualmente frequentano i parchi, realizzando attività di prevenzione e tutela dell’ambiente e dell’ecosistema dai rischi connessi alla non corretta gestione degli oli alimentari esausti mediante azioni di informazione, formazione e sensibilizzazione. Inoltre, nei parchi aderenti all’iniziativa verranno realizzate mini-isole ecologiche dedicate alla raccolta dei rifiuti da oli e grassi vegetali e animali di origine domestica. Il cittadino che va al parco, quindi, potrà buttare l’olio alimentare usato in cucina negli appositi contenitori.
Il commento
“La mission di RenOils è aumentare la raccolta dell’olio usato in cucina - ha detto Ennio Fano, presidente di RenOils - e per fare questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, cittadini, imprese di ristorazione, amministrazioni locali. Parlare alle persone è fondamentale perché sono proprio gli oli esausti domestici ad essere più inquinanti. Ringraziamo pertanto RomaNatura, perché ci permette di intercettare e sensibilizzare il target che ci interessa di più: la famiglia”.
“Nelle azioni che ogni giorno, come sistema di parchi, mettiamo in campo – ha soggiunto Maurizio Gubbiotti, presidente di RomaNatura – c’è quella di coniugare l’educazione ambientale per piccoli e adulti ad azioni concrete di pulizia, di difesa del territorio dal degrado e dall’abbandono dei rifiuti. Il protocollo d’intesa che abbiamo firmiamo con RenOils va perfettamente in questa direzione e nelle prossime settimane vedrà l’interessamento di tutte le altre aree del nostro sistema di parchi regionali. Sarà anche un modo per arricchire i servizi ecosistemici che i parchi forniscono ogni giorno alle persone, soprattutto in città”.