Il retroscena del nucleare. Il Niger blocca una miniera di uranio canadese dopo una causa legale
Condannata una società controllata dalla canadese Global Atomic e partecipata dallo Stato del Niger, nel processo sullo sfruttamento di una miniera
Un tribunale del Niger ha ordinato a una miniera di uranio di proprietà canadese di sospendere le operazioni dopo che gli ambientalisti hanno intentato una causa.
Nella deliberazione del 13 febbraio scorso, il Tribunal de Grande Instance d’Agadez ha condannato la Société des Mines de Dasa (in sigla Somida), controllata dalla canadese Global Atomic e partecipata al 20% dello Stato del Niger, nel processo sullo sfruttamento della miniera Emoles 4 nella provincia di Tchirozérine.
Il cantiere era stato avviato, in forma ancora simbolica e non ancora operativa, nello scorso mese di novembre. In gennaio un collettivo di organizzazioni civili ha chiesto alla corte di rinnovare gli studi sull'impatto ambientale, in quanto secondo le stesse organizzazioni erano stati "affrettati" e condotti senza consultare a sufficienza i residenti. Il Niger è uno dei maggiori Paesi produttori di uranio, che le nazioni di tutto il mondo stanno ricercando come fonte di energia nucleare per poter ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Alla società sono stati concessi 15 giorni per presentare ricorso.