La ricerca – Guerre ed epidemie scoppiano dopo primavere gelate
Curioso studio svizzero sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze
Molte delle guerre e delle epidemie più devastanti che hanno segnato la storia dell’Europa sono scoppiate in coincidenza di ondate molto prolungate di freddo anomalo in primavera. È quanto suggerisce l’analisi degli anelli di crescita degli alberi della Slovacchia, fatta da un gruppo internazionale di esperti guidato dall’Istituto federale svizzero di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio con sede a Zurigo. Lo scrive il notiziario “Vie dell’est”, www.viedellest.eu.
I risultati sono illustrati sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze, Pnas. I ricercatori sono riusciti a ricostruire la storia del clima nell’Europa orientale dal 1.040 dopo Cristo ad oggi, studiando 545 campioni di alberi provenienti dalla regione di Tatra, nel nord della Slovacchia. Con i dati relativi alle temperature primaverili in una mano e un libro di storia nell’altra, hanno scoperto che lo scoppio di epidemie e conflitti politici coincidono con periodi prolungati di freddo anomalo nella tarda primavera, a cavallo tra maggio e giugno. Ai periodi più freddi dello scorso millennio corrispondono infatti lo scoppio della Morte Nera, la devastante epidemia di peste che decimò la popolazione europea nel Trecento, così come la Guerra dei trent’anni del diciassettesimo secolo e l’invasione francese della Russia all’inizio dell’Ottocento.
Dai dati emerge infine come il riscaldamento provocato dall’attività umana vada ben oltre la naturale variabilità climatica registrata nei secoli precedenti.