Ecologia

La megadiscarica dei disperati in cui si bruciano video, lavatrici, computer e frigoriferi gettati dai Paesi europei

Anche il video in cui stai leggendo questo articolo in futuro potrà diventare una piccola bomba ecologica in Ghana.
È allarme nel Paese africano per il mega-slum-pattumiera di Agbogbloshie, e il Paese, uno dei più poveri al mondo, si aggiudica il record degli e-rifiuti, i rifiuti elettronici. Nonostante le gravi carenze infrastrutturali, le difficoltà economiche e le disparità sociali, il Ghana importa annualmente 215mila tonnellate di prodotti elettronici usati e semi-usati dall'estero, soprattutto dai Paesi europei: frigoriferi, computer, forni a microonde, ferri da stiro, registratori, televisioni.
Questi apparecchi vengono smontati dai disperati delle discariche e ne viene riutilizzato quanto più possibile (poco, vista la povertà delle tecnologie adottate da questi emarginati) e nelle discariche restano 129mila tonnellate l'anno di e-rifiuti che, secondo i dati del ministero del Commercio, potrebbero raddoppiare entro il 2020.
La situazione ha portato anche la Banca Mondiale a lanciare un'allarme internazionale. Secondo il responsabile dello sviluppo sostenibile dell'istituto di Washington, Zoubida Allaoua, l'impatto negativo di questi rifiuti sull'ambiente potrebbe essere mitigato solo con l'uso di tecnologie di cui il paese però non dispone. Al momento, quindi, i rifiuti elettronici vengono accatastati e bruciati nell'enorme slum, nel centro della parte industriale di Accra, tristemente rinomato come uno dei più tossici del mondo, dove giovani vengono impiegati per le operazioni di smaltimento, con seri rischi per la propria salute.
Le tossine prodotte dalle operazioni di smaltimento tramite combustione sono particolarmente pericolose per i bambini perché possono inibirne la crescita e lo sviluppo.