Risanare Napoli. Ecco l’accordo per disinquinare il porto e l’area orientale
Fra i 13 interventi, per un importo complessivo superiore ai 35 milioni, la bonifica della falda acquifera sotterranea, l’analisi dei fondali del porto di Napoli, la bonifica del depuratore di San Giovanni a Teduccio
Al via la messa in sicurezza e bonifica di Napoli Orientale con la firma della convenzione tra il Comune di Napoli e Sogesid, società dei ministeri dell'Ambiente e delle Infrastrutture.
L'intesa disciplina sotto il profilo procedurale, amministrativo e finanziario la modalità di esecuzione delle attività previste nel nuovo accordo di programma sottoscritto l'8 giugno 2022 tra il ministero della Transizione ecologica (oggi dell'Ambiente), la Regione Campania, la Città Metropolitana di Napoli, il Comune di Napoli e l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale.
Sono 13 gli interventi da realizzare, per un importo complessivo superiore ai 35 milioni di euro, che spettano al Comune di Napoli, tranne per la “caratterizzazione” dei fondali del porto, affidato all'Autorità portuale. Tra i vari interventi: messa in sicurezza e bonifica della falda acquifera, analisi dei fondali del porto di Napoli, analisi di rischio del suolo di 9 aree pubbliche, bonifica del depuratore di San Giovanni a Teduccio.
La Sogesid dovrà progettare e realizzare la “messa in sicurezza di emergenza” e la decontaminazione della falda acquifera sotterranea per un importo pari a 25 milioni di euro.
"Si tratta di interventi strategici attesi da anni per rilanciare l'intera zona orientale della città che sarà sempre più destinata allo sviluppo sociale e tecnologico in nome della tutela dell'ambiente e per il recupero dell'uso del litorale", il commento del sindaco Gaetano Manfredi.
I commenti
"L’accordo permette di condurre i lavori - ha affermato l'assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti del Comune di Napoli Edoardo Cosenza -. Con la firma della convenzione tra il Comune di Napoli e la Sogesid si apre l'importante fase attuativa della messa in sicurezza di emergenza e bonifica della falda del sito di Napoli Orientale a valere sui fondi disciplinati dal nuovo accordo di programma sottoscritto nel 2022".
Inoltre, l’assessore Cosenza ha voluto sottolineare il lunghissimo tempo trascorso, prima di arrivare a questo passo. Ben 25 anni di un iter lentissimo e in continuo cambiamento, come ha precisato l’assessore con queste parole: "L'Amministrazione Manfredi ha dato un forte impulso a un procedimento che nasce nel lontano 1998 con la definizione del Sin Napoli Orientale, prosegue attraverso un complesso iter tecnico- amministrativo di modifiche normative e aggiornamento. L'obiettivo ultimo dell'Amministrazione è lo sviluppo dell'area a est di Napoli di cui la bonifica dei siti è una parte ambientalmente rilevante. Ora si può partire con gli interventi che interessano un'area a terra pari a circa 830 ettari".
Giustamente il lavoro è stato affidato a chi sapeva svolgerlo nel modo migliore, come ha precisato l'amministratore delegato della Sogesid Errico Stravato: "L'importanza del ruolo affidato alla società che, attraverso le competenze multidisciplinari ed expertise settoriale, maturate anche con riferimento alle peculiarità del sito specifico, ci consente di assicurare l'intera filiera dei servizi, dalla progettazione all'affidamento e realizzazione degli interventi programmati".