La Sicilia verso il tracollo rifiuti. La situazione è drammatica
I dati della spazzatura. La raccolta differenziata è sotto il 10%. Discorsi dei politici
La Sicilia ogni giorno produce mediamente 5.612 tonnellate di spazzatura. Nelle aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina, stando ai dati dell'Ispra, vengono prodotte in media 657mila tonnellate all'anno di spazzatura: 341mila a Palermo, 205mila a Catania e 111mila a Messina.
Le percentuali di differenziata si fermano al 8,3% a Palermo, all'9,3% a Catania e al 7,6% a Messina.
A Siculiana, dove conferiscono i rifiuti un centinaio di Comuni, la discarica non riapre perché manca l’impianto di biostabilizzazione.
Secondo la Catanzaro Costruzioni, che gestisce la discarica di Siculiana, per effettuare i lavori serviranno tra i 4 e i 5 mesi.
Il sindaco digiunatore - A Misterbianco, nel Catanese, il sindaco Nino Di Guardo, che per protesta si era già dimesso dal Pd, ha avviato uno sciopero della fame per protestare contro la decisione del governo regionale di prorogare per altri sei mesi l'apertura della discarica di Motta Sant'Anastasia.
I Comuni protestano - “Siamo pronti, oggi, anche a gesti clamorosi pur di vedere affermata una qualunque scelta che consenta di superare questa continua emergenza e che possa restituire ai cittadini e anche ai turisti, una qualità dei servizi essenziali degni di uno Stato civile”. A dirlo sono Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell'AnciSicilia. “Siamo stanchi di questo spettacolo insopportabile, che pesa interamente sui cittadini e le cui responsabilità non possono gravare interamente sugli amministratori locali”.
La Regione replica a Leoluca Orlando - “L'attuale situazione dei rifiuti in Sicilia, con una raccolta differenziata al lumicino e un tasso di evasione della Tari alle stelle, è responsabilità di chi come il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, invece di risolvere i propri problemi cerca di scaricare sugli altri le colpe”. Così l'assessore all'Energia e ai servizi di pubblica utilità della Regione siciliana, Vania Contrafatto, replica al sindaco di Palermo e presidente di AnciSicilia, Leoluca Orlando.
Gli sprechi dei Comuni - “Palermo ha un tasso di raccolta differenziata ridicolo, al di sotto del 9 per cento; la seconda fase della raccolta porta a porta, costata 12 milioni di euro di fondi Fas, è ancora un'incompiuta e nel capoluogo siciliano mancano ancora le isole ecologiche, e la raccolta va a singhiozzo. Anziché puntare il dito contro chi, in collaborazione con il governo nazionale, cerca di risolvere criticità del sistema ormai ataviche e consolidatesi nel tempo, Orlando guardi allo sfacelo di Palermo e provi a dare risposte ai cittadini che pagano le tasse: questo sì che sarebbe un gesto clamoroso per lui”, dice l’assessore regionale.
Parole parole parole - “L'idea di trasportare migliaia di tonnellate di rifiuti ogni giorno dalle province di Agrigento e Trapani fino alla provincia di Siracusa, è semplicemente assurda”, dice Giovanni Panepinto, vicepresidente del gruppo Pd all'Assemblea regionale.
L’indignazione dei Cinque Stelle - “Crocetta non è riuscito in quattro anni a sviluppare alcun percorso virtuoso nel settore dei rifiuti, l'abuso di ordinanze senza programmazione ci vede obbligati al passaggio autorizzativo col ministero, come previsto dal comma 4 dell'articolo 191. Tutto era prevedibile e questa emergenza sembra studiata a tavolino. L'accordo con il ministero è poco meno di un commissariamento ed è l'emblema del fallimento della politica regionale”, dice il Movimento Cinque Stelle della Sicilia.