Per tutti gli isotopi! In via preventiva, Scanzano dà un no anticipato al deposito di rifiuti radioattivi
L’altra settimana alcuni attivisti dell'associazione ScanZiamo le scorie hanno fatto a Matera un flash mob esponendo uno striscione nel parco della Murgia e sulla scalinata della cattedrale
Mentre non è ancora definito il luogo in cui sorgerà il futuro deposito dove riunire i rifiuti radioattivi, oggi disseminati in tutta Italia in una ventina di depositi locali, il comitato ScanZiamo le Scorie in via preventiva ribadisce il no al nucleare 20 anni dopo la protesta che nel novembre 2003 aveva bloccato il progetto di realizzare il deposito geologico nelle profondità di Scanzano Ionico (Matera).
L’altra settimana alcuni attivisti dell'associazione ScanZiamo le scorie hanno fatto a Matera un flash mob esponendo uno striscione nel parco della Murgia e sulla scalinata della cattedrale.
La protesta del 2003
L'iniziativa giunge a 20 anni dalla protesta popolare di Scanzano Ionico, durata circa due settimane, e che culminò con la Marcia dei Centomila il 23 novembre 2003, contro la decisione del Governo di istituire il deposito nel sottosuolo della contrada Terzo Cavone.
La protesta - spiega l’associazione - si fondò su una causa che merita di essere ricordata nel modo più corretto; una causa, quella di Scanzano, “ancora di attualità ed è fondamentale in questo momento mantenere vivo il dibattito sul nucleare e sul deposito”.