La Uilm chiede che Finmeccanica Selex non chiuda il Sistri
Il sistema, che serve alla tracciabilità dei rifiuti, è stato costantemente osteggiato da lobby
“Selex Es non deve chiudere il sistema Sistri, ma continuare”. Lo chiede Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm, che insieme agli altri sindacati metalmeccanici, ha incotrato il vertice della società controllata dal gruppo Finmeccanica.
“Si tratta di un’esigenza strategica perchè il sistema che serve alla tracciabilità dei rifiuti è stato costantemente osteggiato da lobby di aziende che operavano nel settore in questione. È bene ricordare che il ministro dell'Ambiente aveva annunciato di indire una nuova gara per un sistema che gravasse il meno possibile sulle imprese, mentre la stessa Finmeccanica aveva dichiarato la cessazione del Sistri. Ora, invece, bisogna andare avanti".
Il nuovo sistema di tracciamento dei rifiuti, prosegue il comunicato della Uilm, impone ai soggetti aderenti al Sistri di inoltrare un flusso dati tramite i dispositivi informatici parallelamente al compimento delle diverse attività che interessano i rifiuti come la produzione, movimentazione, conferimento a impianto di trattamento, intermediazione e commercio. “Si tratta di un metodo che interessa anche le più grandi aziende italiane - ribadisce il dirigente sindacale della Uilm - come Ferrovie,Enel, Eni, Terna ed altre che proprio ieri hanno visitato la sede della Selex Es, e più precisamente quella di SelexSeMa, per valutare gli eventuali benefici del sistema su quelli finora in loro dotazione”.