Vacanze giuste. I 10 consigli delle Guide Alpine per la montagna pulita e sicura
L’escursionismo si svolge in ambienti naturali più difficili del consueto: indispensabili precauzioni e comportamenti corretti
L’escursionismo estivo in alta montagna, o alpinismo, conta ogni anno un vasto numero di appassionati che vanno alla scoperta di ambienti unici e di grande bellezza. Si tratta tuttavia di un’attività che presenta rischi e che richiede quindi abilità e competenze da non sottovalutare: per esempio la capacità di muoversi con sicurezza su terreni rocciosi e nevosi, di arrampicare su roccia e di percorrere ghiacciai, oltre a conoscere l’uso della corda e delle principali manovre di sicurezza. È inoltre necessario avere buone basi di orientamento, di topografia e di meteorologia, di autosoccorso e di primo intervento.
“La pratica alpinistica è per definizione un’attività che presenta dei rischi mediamente più elevati di altre attività sportive - spiega Andrea Sarchi, presidente della Commissione Tecnica nazionale del Collegio Nazionale delle Guide Alpine Italiane - , essenzialmente in quanto impone una corretta relazione tra l’uomo e l’ambiente dell’alta montagna che deve essere basata su regole dettate e suggerite dall’esperienza e dal buon senso. La frequentazione di ambienti naturali ci impone di conoscerne i ritmi e i meccanismi e di rispettarli in modo rigoroso. Il passaggio dell’uomo dovrebbe essere fatto in punta di piedi senza lasciare alcuna traccia. Solo così le generazioni future avranno la possibilità di godere della stessa fortuna”.
Ecco 10 buoni consigli delle Guide Alpine Italiane per praticare l’alpinismo con un approccio prudente e responsabile:
1. Decidete i vostri obiettivi dopo un’attenta valutazione delle vostre condizioni psico-fisiche, delle vostre capacità ed esperienza e di quelle dei componenti del gruppo con cui si organizza l’escursione.
2. Preparate in maniera accurata la vostra escursione valutando le previsioni meteo, la topografia del luogo, i punti di appoggio (rifugi e bivacchi), la lunghezza, il dislivello, la difficoltà tecnica, i tempi di percorrenza.
3. Prendete informazioni dai numerosi siti che descrivono gli itinerari, dai bollettini nivo-meteorologici, dagli uffici delle Guide Alpine locali, dagli Uffici turistici, dai gestori dei rifugi e consultate le carte topografiche del luogo.
4. Valutate attentamente le condizioni dei terreni che avete in programma di percorrere, tenendo presente le condizioni del clima e gli effetti che questo produce soprattutto sui ghiacciai e sulla solidità e stabilità delle pareti rocciose, di misto e di ghiaccio.
5. Siate a conoscenza e padroni delle tecniche di utilizzo dell’attrezzatura che usate, come corda, piccozza e ramponi, e delle manovre più frequenti come approntare le soste, le procedure di assicurazione, le calate, la progressione a corda corta e le manovre di autosoccorso base.
6. Dotatevi dell’abbigliamento e delle calzature appropriate al tipo di gita che volete affrontare, tenendo in seria considerazione il fatto che le condizioni della montagna possono variare drasticamente in maniera repentina.
7. Utilizzate l’attrezzatura tecnica necessaria allo svolgimento della gita senza dimenticare un kit di emergenza (telo termico, pronto soccorso).
8. Ricordatevi di alimentarvi con cibi leggeri ed energetici e idratatevi con bevande arricchite di sali minerali.
9. Prenotate con buon anticipo i rifugi e mantenete un comportamento appropriato e rispettoso durante la vostra permanenza. Informatevi sulle condizioni dei bivacchi di alta quota. Portate a casa i vostri rifiuti.
10. Siate informati sulla copertura telefonica dei luoghi che si frequentano, potreste avere la necessità urgente di allertare il soccorso organizzato (118/112)
Per saperne di più: www.guidealpine.it