Antitrust: no del Tar alla sospensione delle multe a Switch Power e Unit
Secondo l'Autorità, sarebbero stati conclusi contratti a distanza, mediante teleselling, in assenza di consenso da parte dei consumatori
Nessuna sospensione delle delibere con le quali, nel novembre scorso, l'Antitrust sanzionò le società Switch Power e Union, attive nella fornitura di energia elettrica, per pratiche commerciali scorrette. L'ha deciso il Tar del Lazio con due ordinanze, con le quali ha respinto le richieste avanzate dalle due società. Switch Power fu sanzionata con 500mila euro, Union con 200mila.
Secondo l'Autorità, sarebbero stati conclusi contratti a distanza mediante teleselling, in assenza di consenso da parte dei consumatori, sulla base di informazioni ingannevoli o omissive in ordine alla identità della società e alla natura dei servizi offerti, nonché addebitando direttamente sui conti correnti dei consumatori i costi per i servizi non richiesti.
Il Tar ha adesso respinto le richieste di sospensione delle sanzioni, in attesa della definizione dei giudizi di merito, ritenendo che i ricorsi, al sommario esame proprio della fase cautelare, "non si presentino assistiti da sufficiente fumus boni juris, avendo l'Autorità compiutamente fatto emergere i profili di riconducibilità alle ricorrenti delle condotte oggetto d'esame", nonché che "non ricorra neppure l'ulteriore requisito del periculum in mora, genericamente e assertivamente argomentato dalle ricorrenti".