Elettricità

Era previsto dall'accordo sul nucleare del 2015 fra Teheran e le potenze occidentali e approvato dall'Amministrazione Obama

L'Iran sta per ricevere dalla Russia un enorme carico di uranio naturale da arricchire per il suo programma nucleare, in cambio di un carico di tonnellate di liquido refrigerante per reattori: uno scambio previsto da una delle clausole dell'accordo sul nucleare del 2015 fra Teheran e le potenze occidentali, approvato dall'Amministrazione Obama ed entrato in vigore circa un anno fa. Lo scrive l'agenzia Associated Press, che cita due diplomatici di alto rango che chiedono l'anonimato. Il carico in arrivo per nave, che deve ottenere anche il via libera formale del Consiglio di sicurezza dell'Onu, consiste - scrive l’agenzia - in 130 tonnellate di uranio naturale. Si tratta del secondo carico di uranio ricevuto dall'Iran sulla base dell'accordo, dopo quello dell'anno scorso, che fu consegnato a Teheran in cambio di uranio già arricchito inviato alla Russia.
Le due fonti diplomatiche hanno diffuso la notizia in vista della riunione, prevista in settimana, dei rappresentanti della Repubblica islamica, di Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania (il cosiddetto gruppo 5+1, con i cinque membri permanenti in Consiglio di Sicurezza più la Germania, che condusse i negoziati). Lo scambio di uranio, in base all'accordo, deve avvenire per 25 anni sotto stretta sorveglianza dell'Aiea, l'agenzia per l'energia atomica con sede a Vienna.
Ma questa consegna, resa nota solo dalle fonti dell'Ap, cade in un momento politicamente delicato: quello della transizione fra l'Amministrazione Obama e quella del suo successore Donald Trump, che insieme a molti parlamentari americani nutre un aperto scetticismo nei confronti dell'accordo e della sua effettiva capacità di tenere sotto controllo il programma atomico iraniano, che Teheran afferma aver avuto sempre solo scopi pacifici - la generazione di energia - ma che l'Occidente e i Paesi del Golfo temono nascondere scopi bellici, cioè la costruzione non dichiarata di armi nucleari.