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La primavera araba - In Egitto l’opposizione promuove la protesta contro i blackout: “Non pagate le bollette”

where Il Cairo (Egitto) when Mar, 28/05/2013 who roberto

La nuova campagna di disobbedienza civile punto il dito contro i disservizi nell’erogazione della corrente. In molti quartieri del Cairo l’energia elettrica viene staccata due o tre volte al giorno per almeno un'ora

Parte da Luxor, nell'alto Egitto, una nuova campagna di disobbedienza civile. Questa volta nel mirino c'è la fornitura di energia elettrica, ogni giorno più soggetta a interruzioni e blackout, proprio quando arriva la stagione calda e il ricorso ai condizionatori d'aria si fa massiccio.
“L’esattore che viene a riscuotere i pagamenti non si presenti nel nostro quartiere”, questo lo slogan della nuova campagna lanciata dagli attivisti che contestano il presidente Mohamed Morsi, i quali chiedono agli abitanti di non pagare, visto che la corrente manca a più riprese durante la giornata. “Il popolo non deve pagare, perché questo governo fallimentare sappia che non potrà costringerlo a comportarsi contro la sua volontà” - si legge in un comunicato.
La questione dei black-out sta diventando sempre più critica in tutto il paese. In molti quartieri del Cairo l’energia viene staccata due o tre volte al giorno per almeno un'ora; la scorsa settimana un breve blackout si è verificato anche all'aeroporto, ma i responsabili hanno minimizzato, spiegando che lo scalo è fornito di generatori.
Mentre le temperature stanno già toccando i 38 gradi al Cairo e i 43 a Luxor, l'emergenza, è stata discussa dal premier Hisham Qandil con i ministri dell'elettricità, del petrolio e delle finanze, dopo che il responsabile per l'elettricità è stato costretto a scusarsi con i cittadini per i tagli causati dalla mancanza del carburante e dall'aumento dei consumi. Il governo ha messo a disposizione ulteriori fondi - 200 milioni di dollari - per l'acquisto del gasolio necessario ad alimentare le centrali elettriche, sottolineando che occorre
però una maggiore percezione della necessità di tagliare i consumi in un paese dove l'energia elettrica è stata si qui fortemente sovvenzionata dallo Stato per tenerne basso il prezzo al consumo.
“Stiamo proprio tornando ai secoli bui”, ha scritto un attivista su Twitter, con un evidente riferimento al Medio Evo.

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