Per tutti gli isotopi! Uno studio rivela che vale 45 miliardi il ritorno al nucleare di ultima generazione
L'analisi di OpenEconomics e i commenti entusiasti per un ritorno del nucleare del ministro delle imprese Urso e dell’ad di Edison Monti
Vale circa 45 miliardi di euro di valore aggiunto l'impatto economico della realizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica da nucleare di ultima generazione in Italia. È quanto emerge dall'analisi preliminare effettuata da OpenEconomics per Inrete su uno scenario energetico in corso di valutazione da parte del Governo, che prevede investimenti per circa 38 miliardi di euro. Uno dei dati più rilevanti, tra quelli stimati dallo studio, è quello relativo all'occupazione che evidenza la creazione di 52 mila posti di lavoro stabili a tempo pieno per effetto della sola fase di cantiere.
Urso: è il momento del nucleare
Soffia sul vento atomico anche il Governo: “È il momento di riaprire la strada del nucleare in Italia, anche grazie all'esperienza acquisita all'estero dalle nostre aziende nel settore". Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a Bratislava per inaugurare il terzo reattore della centrale nucleare di Mohovce, realizzato da Enel in sinergia con i partner slovacchi. La Slovacchia ha posto il nucleare al centro della sua strategia energetica: entro il 2030, l'80% della sua energia sarà prodotta da questa fonte.
"Sono qui oggi per evidenziare quanto importante sia il contributo di Enel per consentire alla Slovacchia di raggiungere l'autonomia nella produzione di energia elettrica e una maggiore competitività industriale. Grazie al nuovo reattore, infatti, questo Paese produrrà energia a basso costo per i propri cittadini e le proprie imprese. Deve esserci da esempio: se questo è possibile in Slovacchia, grazie alle imprese italiane, deve essere possibile anche in Italia, in cui abbiamo tutte le competenze scientifiche e industriali", ha commentato il ministro. "Dobbiamo puntare ovviamente ai reattori di nuova generazione che saranno disponibili già alla fine di questo decennio, poi al nucleare di quarta generazione che arriverà nel 2040 e, quindi, alla fusione nucleare, che speriamo di realizzare già nel 2050" ha concluso Urso.
Monti (Edison): “Il nuovo nucleare è una sfida accettabile per tutti”
D’accordo anche Nicola Monti, Amministratore Delegato Edison, intervenuto al convegno della Fondazione per la sussidiarietà delle infrastrutture in Torre Pwc a Milano. “C’è bisogno di energia programmabile e il nucleare è una risposta, altra risposta può essere il gas naturale. Tutte e due le tecnologie probabilmente ci accompagneranno fino al 2050. La tecnologia ha fatto dei salti da gigante e parliamo di nuovo nucleare, con piccoli moduli, basso impatto ambientale e che rendono il nucleare una sfida accettabile per tutti”, ha aggiunto Monti.