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Verranno spente le centrali a olio combustibile e ridotte al minimo quelle a carbone, Pichetto firma atto di indirizzo

where Roma when Mar, 11/07/2023 who roberto

Rispetto a marzo scorso è emerso un rassicurante livello di riempimento degli stoccaggi di gas, una contrazione della domanda elettrica e un incremento della produzione idroelettrica

Il ministro dell'Ambiente e della centrale-civitavecchia.jpgsicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha firmato l'atto col quale emana gli indirizzi a Terna, all'Autorità di Regolazione per energia, reti e ambiente e al Gestore servizi energetici per la “rimodulazione della produzione di energia elettrica da carbone, da olio combustibile, da bioliquidi sostenibili e da biomasse solide”. Lo comunica il Mase in una nota.
 
La rimodulazione
Rispetto al precedente atto di indirizzo del 31 marzo scorso - spiega il ministero - che aveva l'obiettivo “di ottimizzare l'utilizzo dei combustibili diversi dal gas al fine di generare un risparmio di questa materia prima strategica si è ravvisata l'opportunità di rimodulare il piano di massimizzazione del carbone. Dall'ultima riunione del Comitato tecnico di emergenza e monitoraggio del sistema del gas naturale, infatti, è emerso un rassicurante livello di riempimento degli stoccaggi di gas, una contrazione della domanda elettrica e un incremento della produzione idroelettrica”. Nei fatti, il ministro ha chiesto a Terna - spiega il Mase - di “fermare la produzione di energia elettrica derivante da olio combustibile e dalla centrale a carbone di Monfalcone, nonché di ridurre al minimo la produzione di energia dalle altre centrali a carbone, mantenendo invariata quella da bioliquidi sostenibili e da biomasse solide”.
 
Il programma Terna
Terna intanto ha pubblicato il programma aggiornato in attuazione delle decisioni del Mase: il picco scende a 197 GWh/settimana. Si riduce mediamente fino a circa un terzo la produzione di energia elettrica dalle centrali a carbone e olio combustibile incluse nel programma di massimizzazione varato per far fronte alla crisi gas. Il programma aggiornato pubblicato da Terna in attuazione delle indicazioni del Mase prevede di fermare l’impianto a olio combustibile di San Filippo del Mela e quello a carbone di Monfalcone, nonché di ridurre al minimo la produzione degli altri cinque impianti a carbone (Brindisi, Torrevaldaliga Nord, Fusina, Sulcis e Fiumesanto) mantenendo invece invariata quella da bioliquidi sostenibili e da biomasse solide. Nel dettaglio, rispetto al precedente aggiornamento, il picco massimo di produzione complessiva atteso questa settimana (10-16 luglio) dalle sette centrali in questione scende da 502 a 197 GWh. Il livello si stabilizza poi sui 152 GWh, riducendosi a 130 GWh nell’ultima settimana di validità del programma (25-30 settembre). In precedenza i valori si attestavano mediamente sui 410 GWh. La decisione del ministero è legata agli ultimi dati sul livello di riempimento degli stoccaggi gas, sulla produzione idroelettrica e sui consumi.

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centrale-civitavecchia