Achtung! La Merkel vuole autorizzare il fracking in Germania
Seppure con diverse limitazioni, tra cui il divieto di estrazione nelle zone vicine alle falde acquifere, il governo ha annunciato la “storica” decisione. Secondo le stime dell'Ufficio federale dell'Ambiente, con questa tecnica si potrebbero estrarre dal sottosuolo tedesco fino a 1,3 miliardi di metri cubi di gas
Il governo della cancelliera Angela Merkel ha preparato una proposta di legge che permetterebbe, pur con diverse limitazioni, di dare il via a operazioni di fracking nel paese. Lo hanno reso noto i ministri dell'Ambiente, Peter Altmeier, e quello dell'Economia, Philipp Roesler, in una lettera indirizzata ai gruppi parlamentari che sostengono la maggioranza di centrodestra.
Accogliendo in parte le critiche espresse da alcuni Laender e dalle associazioni ambientaliste, la normativa vieta il fracking nelle zone immediatamente vicine alle falde acquifere. Le autorizzazioni per le trivellazioni saranno inoltre concesse solo dopo una prova di sostenibilità su cui deciderà l'autorità federale per l'ambiente.
Secondo le stime dell'Ufficio federale dell'Ambiente, con questa tecnica in Germania si potrebbero estrarre dal sottosuolo fino a 1,3 miliardi di metri cubi di gas, una quantità in grado di soddisfare l'intero fabbisogno nazionale per tredici anni. Nella lettera i due ministri parlano invece di un potenziale di 2,3 miliardi di metri cubi.
Per Altmeier la normativa proposta è un “segnale importante” che comunque, con le limitazioni imposte, indica la volontà del governo “di fare sul serio con la difesa dell'ambiente”. Il ministro Roesler ha invece sottolineato l'impegno dell'industria per lo sviluppo di tecniche sostenibili.
Forti le critiche delle opposizioni e delle associazioni ambientaliste, secondo le quali la normativa punta sul fracking prima che siano state definite con certezza le conseguenze per l'ambiente di quella tecnica di estrazione.