Chi fa che cosa. A Saipem un contratto da 750 milioni di dollari in Oman. Pace con Sonatrach
Sonatrach e Saipem comunicano di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze sugli impianti ad Arzev, Hassi Messaoud e Hassi R’Mel
La Saipem ha fatto pace con l‘algerina Sonatrach e si è aggiudicata un nuovo contratto nel settore e&c su terraferma del valore di circa 750 milioni di dollari per le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning nell'ambito del progetto di sviluppo della Raffineria Duqm, situata in prossimità della costa, nel nord-est dell'Oman. Il contratto è stato assegnato da Duqm Refinery and Petrochemical Industries Company, una joint venture tra Oman Oil Company, compagnia petrolifera nazionale, e Kuwait Petroleum.
La raffineria avrà una capacità di raffinazione di circa 230.000 barili al giorno. "Accogliamo con particolare soddisfazione l'aggiudicazione di questo nuovo contratto, che segna il rilancio delle nostre attività in Oman, Paese in cui Saipem ha operato con successo in passato", ha commentato Stefano Cao, amministratore delegato di Saipem.
Per quanto riguarda l’Algeria, la Sonatrach e la Saipem hanno concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e hanno firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di Gpl, di un'unità di separazione di olio e di impianti di produzione di condensati a Hassi Messaoud, al contratto per la realizzazione dell'oleodotto Gpl da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet.
Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società.