Saipem +0,5% i conti del primo trimestre. Progetti da Verona al Qatar
La trimestrale della società di ingegneria parla anche dell’alta velocità da Brescia al Veneto e di progetti in Madagascar e Golfo Persico
Saipem ha pubblicato i risultati del primo trimestre 2018. Il periodo è stato chiuso con un calo dei ricavi a 1,91 miliardi di euro (-15,4% sullo stesso periodo dell'anno scorso), un mol adjusted a quota 214 milioni (-16,4%), un risultato operativo di 87 milioni (-22,3%) e una perdita netta di 2 milioni, al netto di oneri di riorganizzazione per 13 milioni, contro l'utile netto di 47 milioni del primo trimestre 2017, su cui invece erano pesati oneri una tantum per 7 milioni.
La posizione finanziaria netta si attesta a 1,2 miliardi, in ulteriormente miglioramento dai circa 1,3 miliardi di fine 2017, mentre l'acquisizione di nuovi ordini ammonta a 1,023 miliardi (da 509 milioni). Il gruppo ha confermato la guidance 2018 con ricavi per 8 miliardi, un mol adjusted maggiore del 10% sui ricavi, investimenti tecnici per mezzo miliardo e un debito netto di circa 1,3 miliardi.
"I prossimi tre anni li vedo sia come prosecuzione delle iniziative di efficientamento già prese nell'ultimo triennio sia con una forte attenzione alle evoluzioni mercato e alle opportunità strategiche che si possono evidenziare". Così Stefano Cao, ad di Saipem, ha risposto in conference call a una domanda sulle possibili mosse del gruppo petrolifero nel prossimo triennio, sottolineando che le opportunità strategiche possono essere di vari tipi, per esempio "con la combinazione di alcune nostre attività con quelle di altre aziende, sempre in un'ottica di creazione valore" ma in generale, ha aggiunto, "siamo attenti alle evoluzioni del mercato".
Al riguardo Cao ha citato la recente offerta di Subsea 7 su McDermott International. "La Saipem dalle grandi crisi del passato ha sempre saputo cogliere spunti e opportunità di crescita", ha concluso il manager. Parlando delle attuali condizioni del mercato, Cao ha chiarito che "oggi ci sono segnali, per ora deboli, di recupero che si devono ancora concretizzare". Gli ultimi tre anni, invece, "sono stati molto difficili e la Saipem nel suo cammino di rilancio si è mossa in un clima e in uno scenario di investimenti delle compagnie petrolifere, che per noi sono potenziali ricavi, molto sfidante".
Quindi, "in preparazione della ripresa del mercato", abbiamo avviato una "ridefinizione totale della struttura dell'azienda con la divisionalizzazione, un progetto di taglio costi e un efficientamento molto aggressivi".
È ampio il portafoglio di opportunità di Saipem che spazia dall'alta velocità Brescia-Verona a una condotta in acciaio speciale in Qatar. Ad illustrare i vari progetti è stato l'amministratore delegato della società, Stefano Cao, nel corso del media briefing. Tra i tanti progetti il "primo della lista - ha detto Cao - è quello dell'alta velocità Brescia - Verona". Sul fronte dell'Offshore "abbiamo poi diversi progetti significativi che sono delle opportunità calde. Ad esempio pensiamo alla fase due del giacimento di gas Zohr in Egitto, un progetto molto importante e strategico".
C'è il campo sottomarino Liza in Guyana, dove Saipem "è interessata alla continuazione". E poi un progetto di "Eni in Nigeria". Tra il portafoglio di interesse, Cao ha anche citato il progetto di una "condotta in acciaio speciale in Qatar" ed infine un impianto in Mozambico. "Ma il portafoglio di opportunità - ha concluso - è molto più ampio. Stiamo a vedere ora con la ripresa del costo del petrolio cosa faranno le compagnie".