Energia

Il Paese pensa a petrolio e gas ma anche a interventi italiani nel petrolchimico e nelle raffinerie

Energia, infrastrutture, agricoltura, ha spiegato il presidente, sono alcuni dei settori pronti ad accogliere gli investimenti italiani e "siamo pronti ad accogliere gli investitori stranieri nel nostro Paese e l'Italia ricopre un'importanza particolare: c'è una buona storia di collaborazione, gli iraniani conoscono la vostra industria, i servizi, si fidano degli Italiani, c'è fiducia", ha detto la settimana scorsa il presidente iraniano Hassan Rouhani intervenendo al Business Forum Italia-Iran.

In campo energetico, ha ricordato Rouhani, "abbiamo una lunga esperienza di lavoro con le imprese italiane, siamo pronti e disponibili a investimenti sia sul petrolio sia sul gas, anche nel petrolchimico e nelle raffinerie".
Dopo la fine delle sanzioni contro l'Iran, ha sottolineato Rouhani, "ci sono molti spazi da riempire", e occorre guardare all'Iran "non come un singolo mercato ma come a un Paese che è al centro di un mercato", un "Paese sicuro", considerando la situazione attuale, pronto ad "esportare il 30% dei nostri prodotti".

Nell’ultimo anno in Iran l'inflazione è passata dal 45% al 12,2%, il Pil da -6,8% è "ora al +9,4% e a marzo dello scorso anno era al +3%. Dopo otto stagioni di recessione, il Paese sperimenta una stagione di crescita. Il settore finanziario è stabile, come il settore dei cambi e la base monetaria. Le sanzioni non portano a niente, non sono efficaci".