Gas Usa. L’Europa plaude la decisione di Biden di frenare su impianti Gnl
I lobbisti del gas statunitensi sostengono che l'espansione delle esportazioni di Gnl è fondamentale per garantire la sicurezza energetica
L’Unione europea ha accolto con favore la decisione del governo statunitense di ritardare l'approvazione di nuovi impianti di esportazione di Gnl (gas naturale liquefatto). In due lettere, indirizzate al presidente degli Stati Uniti Joe Biden e al suo segretario all'energia Jennifer Granholm, le organizzazioni della società civile (tra cui Food & Water Action Europe e Friends of the Earth Europe) e gli europarlamentari hanno affermato di sostenere la decisione che prevede la sospensione delle autorizzazioni per i nuovi impianti di liquefazione, in modo da poterne comprendere meglio l'impatto dal punto di vista climatico, della giustizia ambientale e dell'economia.
Il braccio di ferro
I lobbisti del gas statunitensi sostengono che l'espansione delle esportazioni di Gnl è fondamentale per garantire la sicurezza energetica europea e globale, ma gli analisti europei del mercato energetico non sono d'accordo. I piani per la costruzione di nuovi progetti si scontrano con le tendenze europee del gas e rischiano di lasciare gli investitori a bocca asciutta, avvertono gli esperti dell'Institute for Energy Economics and Financial Analysis (Ieefa). Secondo l'Ieefa, se tutti i terminali Gnl statunitensi proposti venissero costruiti, la capacità di Gnl degli Stati Uniti potrebbe essere superiore all'intera domanda di gas dell'Ue entro il 2030.
I numeri
La domanda di gas in Europa è diminuita da quando ha subito un'impennata in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Si prevede un ulteriore calo entro il 2030 e si prevedono ulteriori tagli in linea con l'obiettivo dell'Unione Europea per il 2040. Secondo l'ultimo World Energy Outlook dell'Aie, la domanda di petrolio e gas dell'Ue dovrebbe diminuire del 15% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2022 e dovrebbe ridursi costantemente fino al 2050. Gli ultimi dati del think tank economico europeo Bruegel mostrano che la domanda di gas naturale dell'Ue è stata del 19% inferiore alla media del 2019-21 nel 2023 (gennaio-novembre). Linda Kalcher, direttrice esecutiva di Strategic Perspectives ha detto che
"L'Ue ha già avviato l'eliminazione del gas. La nostra analisi mostra che l'Ue ridurrà la sua domanda di petrolio e gas di un terzo entro il 2030 e che il gas potrà essere effettivamente eliminato entro il 2040. Il prezzo del Gnl è volatile e sostanzialmente più alto di quello del gas da gasdotto. I governi e le aziende europee stanno incrementando in modo massiccio le soluzioni basate sulle energie rinnovabili, in quanto si tratta della migliore scelta economica e di sicurezza energetica. I nuovi investimenti in Gnl saranno una cattedrale nel deserto che gli investitori statunitensi rimpiangeranno per sempre".