Energia

Il colosso russo del gas guidato da Alexei Miller fa segnare un risultato migliore delle aspettative degli azionisti

Gazprom ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 6,2 miliardi di dollari, in crescita del 26% rispetto all'analogo periodo del 2012, mentre l'utile operativo è salito del 5% a 10,3 miliardi di dollari. Lo riferisce una nota. I ricavi del colosso russo dell'energia hanno invece registrato un incremento tendenziale del 10% a quota 33,8 miliardi di dollari. Nel primo semestre le vendite di gas in Europa sono poi salite del 9,8% annuo a 85,5 miliardi di metri cubi.
“L'utile netto, sostenuto da robuste esportazioni verso l'Europa e un aumento della produzione di gas condensato, supera le aspettative degli analisti del 54%” sottolinea l'azienda “diversamente dagli altri fornitori europei, Gazprom ha effettivamente aumentato l'export di gas naturale in Europa del 15,6% ed è sulla buona strada per raggiungere i 160 miliardi di metri cubi entro la fine dell'anno, in linea con le aspettative del mercato". "Gli attuali livelli delle esportazioni confermano questi trend con forniture giornaliere di gas russo ai clienti europei che superano i livelli degli anni precedenti, abbinando livelli record per i mesi più freddi", prosegue la compagnia statale russa, "Gazprom è stato il solo fornitore esterno in grado di aumentare l'export verso i mercati europei nel 2013". "I dati sull'export europeo del gas di Gazprom confermano buone prospettive per l'intero anno. Le forniture giornaliere di gas russo ai clienti europei hanno raggiunto i 500 milioni di metri cubi il 12 novembre, superando in tal modo i livelli degli anni precedenti e raggiungendo i livelli record per i mesi più freddi", prosegue la nota, “il volume complessivo di gas fornito è stato 500,2 milioni di metri cubi in totale, e il 25% di questo flusso è stato consegnato attraverso il gasdotto Nord Stream. Lo stesso giorno nel 2012, le esportazioni di Gazprom sono ammontate a 372,7 milioni di metri cubi”.