Energia

L'utile netto dei primi tre trimestri è di 5,81miliardi: “Un risultato che consolida la redditività”, secondo l'amministratore delegato Paolo Scaroni

Conti lusinghieri per Eni, che ha chiuso il terzo trimestre dell'anno con un utile netto di 3,99 miliardi di euro, in crescita del 61,9%, e ha anche annunciato l’avvio di un programma di buy back. Va comuqnue rilevato che, nei primi nove mesi, l'utile netto di Eni è calato del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2012. L'utile operativo adjusted, nel trimestre, si è attestato 3,44 miliardi, in calo del 15,7% mentre nei 9 mesi è stato di 9,1 miliardi (-35,2%). Per quanto riguarda l'utile netto adjusted esso è stato pari a 1,17 miliardi nel trimestre (-29,4%) e di 3,13 miliardi nei nove mesi (-41%). Il cash flow si è attestato a 3,04 miliardi nel trimestre e a 7,79 miliardi nei nove mesi. Al 30 settembre il leverage (rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto comprese le interessenze di terzi) è pari allo 0,24.
“Un risultato che consolida la redditività di Eni”. Così l'amministratore delegato della società, Paolo Scaroni, commenta i dati del terzo trimestre che registrano un utile netto di 3,99 miliardi di euro, in crescita del 61,9%. “Nel terzo trimestre abbiamo ottenuto importanti successi esplorativi, compiuto eccellenti progressi nello sviluppo con nuovi start-up e monetizzato parte della nostra partecipazione in Mozambico”, dice Scaroni. “Questi risultati consolidano la nostra redditività in un trimestre che ha risentito ancora delle difficili condizioni dei mercati europei, delle riduzioni straordinarie delle produzioni in Nigeria e Libia e dell'apprezzamento dell'euro.
Considerata la natura temporanea di questi fattori e la solidità del nostro business - ha concluso l'ad di Eni - avvieremo il programma di buy back”.