Quelli che no. Australia, la Bp rinuncia a un giacimento in un parco marino
Non è chiara la posizione delle altre compagnie che hanno anche ottenuto licenze di esplorazione nell'area, fra cui Chevron, Santos e Murphy Oil
Il colosso petrolifero Bp ha ritirato la domanda di estrazione di petrolio nelle acque incontaminate del Great Australian Bight, la Grande Baia che delimita al sud gli stati del South Australia e del Western Australia.
La compagnia inglese ha così messo fine a mesi di incertezze, dopo aver annunciato in ottobre la rinuncia al progetto, senza però ritirare la domanda. La decisione è stata presa nonostante la compagnia abbia già investito milioni nella pianificazione e nelle procedure di approvazione, con un impianto all'avanguardia di trivellazione già in produzione a Singapore.
L'ente di controllo sulle attività petrolifere offshore, la National Offshore Petroleum Safety and Environmental Management Authority (Nopsema), ha confermato il ritiro della domanda, ricordando che la Bp aveva mancato più volte di ottemperare alle regole dell'ente, e in particolare di fornire informazioni su questioni come i piani di risposta alla contaminazione da petrolio, il monitoraggio ambientale, i rischi alla vita marina e l'impatto delle emissioni.
Non è chiara la posizione delle altre compagnie che hanno anche ottenuto licenze di esplorazione nell'area, fra cui Chevron, Santos e Murphy Oil. La Wilderness Society, che combatte contro i piani di estrazione petrolifera nella Grande Baia, ha descritto la rinuncia della Bp come "un grande regalo di Natale" per gli australiani.