Energia

Il divieto riguarda un’area dell'Atlantico che va dal Maine alla Virginia e comprende quasi tutta la costa dell'Alaska. L'unica che può rovesciare la decisione è una corte federale

Il presidente statunitense uscente Barack Obama rafforza la sua eredità in campo ambientale annunciando l'introduzione di un "divieto permanente" di trivellazione per l'estrazione di gas e petrolio in vaste aree dell'Artico e dell'Atlantico. La decisione - come lo stesso Obama ha detto - non potrà essere abrogata, almeno in tempi brevi, dal successore Donald Trump. Una legge degli anni Cinquanta, l'Outer Continental Shelf Lands Act, consente al presidente statunitense di impedire in modo permanente, in alcune occasioni, le trivellazioni in acque federali laddove non siano ancora state concesse licenze. La comunicazione è stata diffusa nell'ambito di un'azione congiunta con il Canada, con il primo ministro Justin Trudeau. Obama ha indicato l'unicità dell'ecosistema artico, i rischi significativi collegati a eventuali perdite, l'alto costo del lavoro in zone così gelide e le preoccupazioni per il cambiamento climatico.
Il divieto riguarda un’area dell'Atlantico che va dal Maine alla Virginia e quasi tutta la costa dell'Alaska. L'unica che può rovesciare la decisione è una corte federale.
L'American Petroleum Institute (Api), la più importante associazione del petrolio in Usa, ha contestato la decisione segnalando come il blocco delle esplorazioni offshore "indebolirà la sicurezza nazionale, distruggerà posti di lavoro ben retribuiti e potrebbe rendere l'energia meno conveniente per i consumatori". Trump ha scelto l'amministratore delegato della Exxon Mobil, Rex Tillerson, come suo segretario di Stato e ha indicato come capo dell'Epa (Environmental Protection Agency), l'agenzia per la protezione ambientale, Scott Pruitt, uno che non crede nel cambiamento climatico.