Nuovo piano energetico della Cina. Nel 2020 rinnovabili al 15%
Il quinto plenum ha tra gli obiettivi la stesura del nuovo mix energetico della Cina per ridurre la quota di combustibili fossili aumentare quella delle rinnovabili. La Cina rappresenta il 23% della domanda mondiale di energia
L’energy strategy di Pechino, scrive il quotidiano China Daily, è oggetto di intense discussioni tra i leader riuniti nella sessione plenaria a porte chiuse che, oltre agli obiettivi economici, devono uscire dal plenum con indicazioni su come affrontare i quattro problemi principali dell'energia cinese: la riduzione della dipendenza dal carbone, la stabilizzazione nell'uso di gas e petrolio, l'aumento nell'utilizzo di energia proveniente dal solare e dall'eolico e la riforma strutturale dei prezzi dell'energia.
Sul piano delle rinnovabili, l'obiettivo al 2020 è quello di arrivare a una produzione equivalente al 15% del paniere energetico di Pechino, per poi raggiungere il 20% a fine 2030, ma sarà difficile ridurre significativamente il ricorso al carbone, a tutt'oggi la prima fonte di energia in Cina nonostante il rallentamento dello scorso anno.
“Il carbone rimane una scelta competitiva e conveniente in pratica - ha affermato al quotidiano cinese Lin Boqiang, uno dei massimi esperti di temi energetici in Cina - , in particolare in un momento in cui l'industria sta affrontando problemi di sovrapproduzione”, come certificato anche dagli ultimi dati sulla produzione di acciaio pubblicati nei giorni scorsi. Nel 2014, il consumo di carbone in Cina è sceso per la prima volta dal 2000, ma anche con la riduzione, conta comunque per circa il 66% del totale dell'energia utilizzata nel Paese.