Rinnovabili

Pechino è leader anche nell’installazione di mini-idroelettrico, biomasse e eolico a terra

Nel 2015 la Cina ha contribuito in maniera significativa a portare la capacità di energie rinnovabili installata a livello globale sopra ai 900 gigawatt. Lo si legge nel rapporto 2015 di GlobalData: il paese è stato primo al mondo per aumento di capacità del solare, delle energie da biomasse, dell’idroelettrico di piccole dimensioni e per l’eolico onshore. 
La corsa del fotovoltaico - Ankit Mathur, responsabile per il settore energia di GlobalData, ha sottolineato come la Cina abbia consolidato la sua posizione di leader nelle installazione fotovoltaiche, nell’ottica di ridurre le emissioni di gas serra e aumentare l’uso di fonti rinnovabili. Secondo Mathur, “La Cina nel 2014 ha sorpassato gli Stati Uniti e il Giappone per numero di pannelli fotovoltaici. L’installazione è cresciuta velocemente: dai 500 Megawatt nel 2010 ai 10,6 GW nel 2014 fino ai 18,43 GW stimati per il 2015.”
Obiettivi ambiziosi - Secondo lo studio, nonostante il fatto che i grandi consumatori europei e nord-americani abbiano storicamente avuto i migliori risultati nelle rinnovabili, alcuni mercati in crescita, come quello cinese, hanno mostrato in modo un chiaro il loro obiettivo incremento delle rinnovabili, dovuto anche a una maggiore enfasi a livello internazionale sulle politiche per il cambiamento climatico, soprattutto a seguito della COP21 di Parigi.
Gli obiettivi del governo cinese sono ambiziosi: Pechino vuole, tra l’altro, ridurre le emissioni di CO2 per unità di PIL del 60-65% e aumentare il volume delle foreste di circa 4,5 miliardi di metri cubi entro il 2030.