Petrolio. Aie-Iea. È possibile un ribilanciamento dei prezzi all’inizio del 2017
Sono tre gli effetti possibili del rincaro: lo shale oil americano tornerà competitivo; ripartirà la produzione di Paesi terzi come la Cina; la domanda potrebbe essere più debole del previsto
Prima dell'accordo raggiunto dai Paesi Opec e non Opec sul taglio della produzione del petrolio per stabilizzare i prezzi, "noi dell'Agenzia internazionale dell'Energia (Iea), pensavamo che il mercato si sarebbe ribilanciato verso la fine del 2017". Così Fatih Birol, direttore esecutivo della Aie-Iea a margine della presentazione del World Energy Outlook 2016, sottolineando che se questo accordo "sarà pienamente implementato si potrà vedere un ribilanciamento dei prezzi all'inizio del 2017 o comunque nel primo semestre".
Birol ha poi aggiunto che "potremmo vedere una pressione al rialzo dei prezzi se il prezzo del petrolio dovesse arrivare a 60 dollari al barile o oltre". Se questo scenario dovesse avverarsi, Birol ha poi ipotizzato tre diversi tipi di reazioni: "Una sostanziale fetta dello shale oil americano potrebbe tornare sul mercato; la produzione di produttori importanti come la Cina, che adesso sta scendendo, potrebbe scendere meno; la domanda potrebbe essere più debole del previsto", ha concluso.