Petrolio. Torna a crescere dopo 20 anni il fabbisogno degli italiani, in gennaio +2%
La domanda ha interrotto la discesa che da vent’anni appariva interminabile e i consumi sono da qualche mese in salita sostenuta
I consumi di gennaio confermano la fine del lunghissimo periodo, durato vent’anni, in cui gli italiani hanno ridotto il fabbisogno di prodotti petroliferi. Già da alcuni mesi la domanda ha interrotto la sua discesa, che appariva interminabile e, stando ai dati provvisori, nel mese di gennaio 2016 i consumi sono ammontati a circa 4,6 milioni di tonnellate, con un aumento pari al 2% (+92mila tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015, grazie al contributo dei prodotti diversi dai carburanti, soprattutto olio combustibile e carica petrolchimica.
Meno bene sono andati i prodotti autotrazione che, con un giorno di consegna in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo del 6,3% (-37mila tonnellate) rispetto a gennaio 2015 e il gasolio autotrazione del 2,6% (-45mila tonnellate). Nel mese di gennaio le vendite sulla rete della benzina hanno segnato un calo del 4,8% e quelle di gasolio dell’1,2%.
A parità di giorni di consegna si sarebbe avuto un incremento sia della benzina (+0,2%) che del gasolio (+4%).
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di gennaio è così risultata pari a circa 2,3 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di tonnellate di benzina e 1,7 di gasolio autotrazione, con un calo del 3,5% (-82mila tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2015.
Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 17,4%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 56,1% del totale (era il 54,9% nel gennaio 2015).