Trimestrali. Eni, ripresa dei consumi nel secondo semestre
Le stime per il prezzo del Brent è stato ridotto a 45$ nel 2020 e 55$ nel 2021. Rivisto il piano per l’anno. Risparmi per 600 milioni
Eni vede una graduale ripresa dei consumi di olio, gas ed energia elettrica a partire dal secondo semestre dell’anno; sulla base di questo quadro macroeconomico ha aggiornato le previsioni del prezzo Brent riducendole a 45 e a 55 $/barile per il 2020 e per il 2021. Lo si legge nel comunicato sul primo trimestre.
Le previsioni del prezzo del gas al PSV sono state ridotte del 15% per il 2020 e del 30% per il 2021, quelle del margine di raffinazione del 18% per il 2020. Di conseguenza, Eni ha rivisto il piano che, come già anticipato, prevede una riduzione dei capex per circa 2,3 miliardi nel 2020, pari al 30% del budget originario, e programmata riduzione di ulteriori 2,5-3 miliardi nel 2021, pari al 30%-35% di quanto originariamente previsto per lo stesso anno a piano.
Tagliata la stima di produzione che, precisa Eni, non comprende gli effetti dei tagli Opec+ recentemente annunciati ma non ancora declinati sui singoli campi. Il capex è concentrato quasi interamente nell’upstream, con rifasatura di alcuni progetti e azioni diffuse di saving dei costi per circa 600 milioni nel 2020. Il programma di acquisto di azioni proprie 2020, che è stato sospeso, sarà riconsiderato nel momento in cui la previsione del prezzo Brent per l’anno di riferimento, parametro per la decisione di attivazione del piano di buy-back, tornerà a essere almeno uguale a 60 $/barile.
Il quadro macroeconomico che si profila per Eni prevede "la graduale ripresa dei consumi di olio, gas ed energia elettrica nel mondo, ed in particolare nei mercati in cui Eni opera, a partire dal secondo semestre dell'anno". La revisione del piano industriale prevede una riduzione dei capex per circa 2,3 miliardi nel 2020, pari al 30% del budget originario, e programmata una riduzione di ulteriori 2,5-3 miliardi nel 2021, pari al 30%-35% di quanto originariamente previsto per lo stesso anno a piano; produzione 2020 attesa a 1,75-1,80 milioni di barile al giorno, in riduzione rispetto alle precedenti previsioni a causa dei tagli capex ed effetti COVID-19, riduzione domanda gas mondiale (anch'essa in parte collegata alla pandemia) ed estensione della forza maggiore in Libia per tutto il primo semestre. Le stime di produzione - precisa la nota - non comprendono gli effetti dei tagli OPEC+ recentemente annunciati ma non ancora declinati sui singoli campi. Inoltre, la manovra capex è concentrata quasi interamente nell'upstream con rifasatura di alcuni progetti.
Sono poi previste azioni diffuse di risparmio dei costi per circa 600 milioni di euro nel 2020. Allo scenario 2020 di 45 dollari al barile è previsto un flusso di cassa ante variazioni del working capital adjusted di 7,3 miliardi. È stimata una variazione del flusso di cassa di circa 180-190 milioni per 1 dollaro al barile di variazione del prezzo del petrolio Brent e di proporzionali variazioni dei prezzi del gas, applicabile per scostamenti di 5-10 dollari al barile rispetto allo scenario considerato, prima di ulteriori azioni correttive da parte del management ed esclude gli effetti sul flusso di dividendi da partecipazioni.