Energia

Si tratta dell’oleodotto che dovrebbe trasportare il petrolio estratto dalle sabbie bituminose dell'Alberta, in Canada, fino al golfo del Messico

L'amministrazione Trump concede l'autorizzazione per la realizzazione dell'oleodotto Keystone, capovolgendo una precedente decisione di Obama e con uno schiaffo agli ambientalisti. Dopo otto anni di battaglia politica, TransCanada ha dunque ottenuto il via libera al progetto per trasportare petrolio dal Canada agli stati del Golfo del Messico.
Lo annuncia l’azienda in una nota. “Apprezziamo l'amministrazione Trump per aver rivisto e approvato questa importante iniziativa” afferma Russ Girling, amministratore delegato della TransCanada.
La società canadese ha fatto sapere che il via libera è arrivato dal dipartimento di Stato. Si tratta dell’oleodotto che dovrebbe trasportare il petrolio estratto dalle sabbie bituminose dell'Alberta, in Canada, fino al golfo del Messico, attraverso il Montana, ed è la quarta fase del Keystone Pipeline System, bocciata in precedenza dall'ex presidente Barack Obama. Di conseguenza TransCanada sospenderà la richiesta di amministrazione controllata e continuerà invece le trattative con gli azionisti in Nebraska, Montana e South Dakota per ottenere permessi e approvazioni e cominciare la costruzione. "Apprezziamo molto l'amministrazione Trump per avere rivisto e approvato questa iniziativa importante e siamo ansiosi di lavorare con loro, continuando a investire per rafforzare le infrastrutture energetiche in Nord America", ha detto Girling. Nelle scorse settimane il segretario di Stato Rex Tillerson, ex amministratore delegato di Exxon Mobil, si era chiamato fuori dalle discussioni sull'oleodotto, dal momento che Exxon trarrebbe vantaggio dalla costruzione.
Il Keystone sarà "un oleodotto fantastico, siamo molto orgogliosi". Lo afferma il presidente statunitense Donald Trump. "È un grande giorno per l'indipendenza energetica statunitense, e per la creazione di posti di lavoro". Incontrando nello Studio Ovale il Ceo di TransCanada, Trump ha aggiunto che "è parte di una nuova era della politica energetica statunitensi che abbasserà i costi per le famiglie statunitensi, ridurrà la nostra dipendenza dal petrolio estero e creerà migliaia di posti di lavoro".