A tutto gas. Via libera al Tanap, dall'Azerbaigian verso Turchia e Ue
Il gasdotto potrebbe raccogliere anche il gas dei giacimenti di Israele, Mesopotamia, Cipro e si collegherà al Tap verso l’Italia
Il manager incaricato di seguire la realizzazione del Trans Anatolian pipeline, Saltuk Duzyol, ha confermato che il progetto relativo il gasdotto che porterà gas in Turchia dall'Azerbaigian va avanti senza problemi, confermando che l'infrastruttura è destinata a ricoprire un ruolo sempre più importante nella catena di fornitura dirette in Turchia, e non solo.
Duzyol, giunto a Istanbul in occasione del 23mo World Energy Congress, ha confermato che entro il 2018 sarà portato a termine il tratto relativo il confine turco georgiano, mentre il tratto che collegherà la città turca di Eskisehir al confine greco sarà terminato entro la fine del 2019. Già definito il consorzio che parteciperà alla realizzazione del progetto, in cui spicca la partecipazione della azera Socar per il 58%, la turca Botas al 30% e la British Petroleum al 12%.
Duzyol si è mostrato possibilista rispetto alla eventualità che il Tanap sia collegato al gasdotto Turkish Stream, per la cui realizzazione un accordo è stato firmato da Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin, per poi sottolineare la concreta prospettiva di connettere la linea del Tanap con altri giacimenti, in particolare quelli situati nel nord dell'Iraq e del Mediterraneo orientale, in particolare Cipro e Israele.
Una prospettiva dalla quale potrebbero trarre beneficio anche Turkmenistan e Uzbekistan, Paesi ricchi di riserve di gas, per i quali si aprirebbero nuovi mercati e che contribuirebbe a fare della Turchia un hub dell'energia. Secondo il vice ministro bulgaro dell'energia, Zecho Stankov, riconnettere il Tanap alla rotta del Southern Gas Corridor permetterebbe di portare forniture provenienti dal Caspio in Italia, con benefici per tutta l'Europa. Stankov ha sottolineato la convergenza dei governi europei rispetto al progetto, che costituirebbe un grande passo avanti nella riduzione della dipendenza dal gas russo. Per quanto riguarda la portata dell'infrastruttura e i tempi di consegna delle forniture, si prevede che il Tanap porti in Turchia, attraverso la Georgia, 16 miliardi di metri cubi di gas, a partire dal 2018.
Mentre sei di questi rimarrebbero entro i confini turchi, i restanti dieci miliardi sarebbero destinati al mercato europeo, dove approderebbero attraverso Italia, Grecia e Albania. Una portata destinata a crescere, per raggiungere i 23 miliardi di metri cubi a partire dal 2023 e i 31 miliardi di metri cubi di forniture a partire dal 2031.