Assocarta: per gli imballaggi il riciclo è all’85%, in anticipo sui target Ue al 2030
Per il direttore Massimo Medugno il comparto è un esempio di bioeconomia circolare Made in Italy
“La carta è un esempio di bioeconomia circolare Made In Italy in quanto coniuga la sostenibilità dell’impiego di materie prime rinnovabili con il riciclo dei prodotti a fine vita". Lo ha evidenziato il direttore di Assocarta, Massimo Medugno (nella foto), in un documento inviato alla commissione Attività produttive della Camera nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul Made in Italy. "Da un lato - fa rilevare Medugno - la carta è rinnovabile, riciclabile, biodegradabile e compostabile; dall’altro l’industria cartaria nazionale da sempre reimpiega carta e cartone usati nelle proprie produzioni e sviluppa così il concetto di economia circolare. I prodotti forestali, come la carta, sono un importante incentivo alla promozione di efficaci criteri di gestione del patrimonio forestale (circa il 90% della materia prima fibrosa acquistata dallʼindustria cartaria italiana è certificata FSC-PEFC)”
Italia seconda in Europa
Nella nota inviata alla Commissione si segnala, tra l'altro, che lʼItalia è al secondo posto tra i produttori di carta europei, secondo i dati 2021, dopo la Germania. Nello stesso tempo il settore carta-cartario è il secondo in Europa, sempre dopo la Germania, per i volumi di carta da riciclare impiegati annualmente nelle proprie produzioni. “Oggi il 63% delle carte e cartoni prodotti in Italia è realizzato - conclude il direttore dell'associazione imprenditoriale - a partire da carta riciclata e per alcune produzioni (cartone ondulato) la carta da riciclare è l’unica materia prima, con tassi di riciclo che nel comparto dellʼimballaggio raggiungono già l’85% fissato dalla direttiva europea per il 2030”.