torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Riciclo in Italia. Tutti i dati del rapporto Anci-Conai: differenziata, convenzioni e corrispettivi

where Roma when Mar, 25/03/2025 who roberto

5,5 i milioni di tonnellate di packaging a fine vita separati dai cittadini e avviati a riciclo dal sistema dei consorzi di filiera. La differenziata è in media al 66,6% nel 2023.

Nel 2023 la raccolta differenziataaccordo-anci-conai2868.jpg dei rifiuti urbani in Italia ha raggiunto il 66,6%, con una crescita del 5% rispetto al 2019 e dell’1,5% sul 2022, fruttando ai Comuni convenzionati con Conai circa 700 milioni di euro in corrispettivi per la raccolta degli imballaggi. È quanto emerge dal XIV rapporto ANCI-Conai, presentato a Roma, stando al quale tra carta, plastica, metalli, vetro, legno e bioplastiche sono 5,5 i milioni di tonnellate di packaging a fine vita separati dai cittadini e avviati a riciclo dal sistema dei consorzi di filiera. Quantità in calo di circa 100mila tonnellate sull’anno precedente, che hanno comunque garantito alle amministrazioni convenzionate 693 milioni di euro a copertura dei maggiori oneri della differenziata, in crescita sull’anno precedente (e in linea con il trend dell’ultimo quinquennio) anche per effetto del rialzo dei corrispettivi riconosciuti dai consorzi di filiera nell’ambito dei singoli accordi tecnici con i Comuni.
 
Numeri della differenziata
L’analisi dei dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti urbani evidenzia che, nel 2023, in Italia è stata raggiunta una percentuale complessiva di raccolta differenziata pari al 66,6%, con un incremento quasi del 5% rispetto al 2019 e dell’1,5% sul 2022, segno di un continuo miglioramento dei modelli organizzativi di raccolta. Le Regioni che superano la soglia del 65% sono 11, nessuna delle quali tuttavia del Sud. Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna si confermano le Regioni più virtuose, rispettivamente con il 76,6%, 77,1% e 76,3%. Ancora in ritardo la Liguria al Nord e il Lazio al Centro; nel Mezzogiorno, invece, Abruzzo e Basilicata sono prossimi al traguardo del 65% di RD.
La produzione pro-capite media di rifiuti urbani totali è pari a 496 kg/abitante, in crescita dell’1% rispetto al 2022. L’intercettazione totale supera i 600 kg pro capite in Emilia-Romagna e Valle d’Aosta, mentre i valori minori – meno di 400 kg/ab. – si riscontrano in Basilicata, Molise e Calabria. La raccolta di carta e cartone fa registrare dati pro capite stabili in quasi in tutte le Regioni, o in crescita in alcuni casi. Emilia-Romagna, Toscana, Valle D'Aosta presentano elevatissimi livelli di intercettazione media per abitante. Nel 2023 la raccolta media pro capite delle plastiche mostra quasi ovunque una contrazione, a parte Umbria e Molise, mentre per i metalli, salvo in Umbria, nel Centro-Sud i livelli medi pro capite nel 2023 mostrano una contrazione rispetto al 2022; nel Nord del Paese, ad eccezione del Piemonte la raccolta media conseguita in alcuni casi presenta gli stessi livelli del 2022, negli altri inferiore. Toscana, Emilia-Romagna e Veneto anche nel 2023 confermano un modello di basato sulla raccolta multimateriale.
Per quanto riguarda poi il vetro i dati regionali 2022-2023 mostrano un sistema organizzativo con performance medie omogenee, ad eccezione di Trentino-Alto Adige e Valle D'Aosta, che primeggiano. Cresce quasi ovunque la performance media di raccolta dell'organico: Emilia-Romagna, Veneto e Marche costituiscono le tre Regioni con valori medi pro capite più elevati. In Liguria, Molise, Basilicata e Calabria, invece, i livelli di intercettazione risultano essere ancora inferiori ai 100 kg/ab.
 
Convenzioni

Anche nel 2023 risultano coperti da almeno una convenzione con i Consorzi Conai quasi la totalità dei Comuni (99,42%, corrispondenti al 99,94% della popolazione); tale dato è sostanzialmente stabile dal 2019.
In crescita anche il numero di Comuni con 5-6 convenzioni attive (63,2% dei Comuni). A livello territoriale, anche nel 2023 la maggiore diffusione delle convenzioni - in termini di percentuale di popolazione coperta per singolo Consorzio - spetta a Corepla (97%), seguita da Comieco (95,4%) e CoReVe (90,1), la cui popolazione totale conferente nell’anno si riduce però di quasi il 7% (circa 4 milioni in meno). Per gli altri Consorzi si osserva una maggiore diversificazione: il CiAl fa registrare le percentuali più elevate di convenzionamento nelle Isole (82,1%) e nel Sud (81,5%); il tasso di convenzionamento di Biorepack è più elevato nel Nord-Est (91,3%), analogamente a Ricrea (88,4%). La quantità di materiali conferiti ai Consorzi di filiera nel 2023 è complessivamente pari a 5.497.913 tonnellate, incluso il flusso relativo a Biorepack (43.849 tonnellate di imballaggi in bioplastica compostabile intercettate dai Convenzionati del Consorzio), l’1,8% in meno del 2022. Nel complesso la flessione, imputabile principalmente a una serie di fenomeni legati all’andamento dei mercati, è meno marcata rispetto al biennio 2021-2022: ciò evidenzia  una sostanziale stabilità rispetto al 2022, riconoscendo il ruolo sussidiario dell’Accordo Quadro.
Nel 2023 il trend delle singole filiere è, come sempre, diversificato: in crescita Comieco (+17,7%, dopo la notevole flessione del 2022), Ricrea (+9,9%, dopo due anni negativi), CiAl (+2,1%, in ripresa dopo la contrazione dei flussi degli anni 2019-2022) e Biorepack (+4,3%). Prosegue invece il trend leggermente negativo di Corepla (-0,6%), da attribuirsi in parte alla progressiva diffusione delle convenzioni Coripet. Il dato più eclatante è però la significativa riduzione dei flussi della filiera del vetro: -21,7%, dopo una certa stabilità degli anni 2019-2022. Questa contrazione è legata alla ripresa del mercato, che corso del 2023 ha determinato una rapida fuoriuscita di Convenzionati dal sistema e, conseguentemente, una flessione dei quantitativi conferiti al Consorzio CoReVe attraverso le aste.
 
Corrispettivi
Nell’arco dell’ultimo quadriennio coperto dall’accordo ANCI-Conai, i corrispettivi riconosciuti ai Comuni sono cresciuti in media del 14,1%. Per quanto riguarda i corrispettivi riconosciuti ai Convenzionati dai Consorzi di filiera Conai, nel 2023 si osserva un incremento complessivo del 3,5% rispetto all’anno precedente. In crescita i corrispettivi della plastica (+9,2%), dell’acciaio (+10,5%), della carta (+4,9%) e degli imballaggi in bioplastica (+3,9%). Presentano invece un valore negativo i corrispettivi totali del vetro (-17%) e, in misura meno marcata, dell’alluminio (0,7%). Nel quinquennio 2019 - 2023 si conferma il trend positivo dei corrispettivi medi erogati per tonnellata (+15,2%, considerando tutti i Consorzi).
 “Visto che i corrispettivi dipendono non solo dalla quantità ma anche dalla qualità dei rifiuti conferiti, i numeri ci dicono che stiamo andando bene su tutti e due i fronti – ha spiegato Francesco Iacotucci, tra i curatori del rapporto ANCI-Conai – e che siamo pronti alla nuova era”. Il meccanismo di compensazione economica della raccolta introdotto nel 1999 con il primo accordo quadro ANCI-Conai, che negli ultimi venticinque anni ha garantito la crescita costante delle quantità intercettate, a partire dal 2025 dovrà essere adeguato alle nuove indicazioni dell’Ue, secondo cui i sistemi di responsabilità estesa dei produttori di imballaggi dovranno coprire i costi di gestione del packaging a fine vita in maniera integrale o, in deroga, all’80% dei costi efficienti. Anche per questo i negoziati per il rinnovo dell’intesa tra enti locali e consorzi, che avrebbero dovuto concludersi entro la fine del 2024, sono ancora in corso.
 
I commenti
Una trattativa “complessa” e “in una fase delicata”, ha ammesso la vicesegretario di ANCI Stefania Dota, e non solo perché “l’intesa riguarderà non più solo ANCI e Conai ma un sistema più ampio”, che includerà anche i consorzi autonomi in un accordo di comparto, ma soprattutto perché “c’è da individuare un meccanismo di compensazione dei PEF approvati dai Comuni che, come previsto dalla legge, copra almeno l’80% dei costi della differenziata”. Un sistema che possa “tenere conto delle diversità delle realtà urbane e determinare anche un abbattimento della TARI per le amministrazioni virtuose”, ha aggiunto il Sindaco di Cagliari e delegato ANCI ai rifiuti Massimo Zedda. Sul fronte dei consorzi l’adeguamento dei corrispettivi riconosciuti ai Comuni alle nuove regole Ue “non spaventa nessuno”, ha chiarito il vicedirettore generale di Conai Fabio Costarella. “I consorzi di filiera sono sempre stati pronti a rispondere alle esigenze dei territori – ha detto – e anzi mi auguro che la definizione dell’accordo quadro arrivi presto per passare poi alla vera negoziazione, che sarà quella sui singoli allegati tecnici”.
 
Leggi il rapporto integrale https://www.anci.it/wp-content/uploa...

immagini
anci-conai