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Carta da riciclare. Aumenta del 5,6% l’utilizzo in Europa

where Milano when Mar, 26/10/2021 who roberto

In Italia l’utilizzo è in crescita del 9,3%, la più alta d’Europa, superiore anche alla Germania. I dati Assocarta/CEPI

In Europa l’utilizzo annuale carta-cartoni-macero.jpgdi carta da riciclare è cresciuto in media del 5,6% rispetto all’anno precedente, mentre in Italia tale utilizzo è ha visto una crescita del 9,3%, la più alta d’Europa, e anche superiore alla Germania. Lo ha detto Massimo Medugno, DG Assocarta, che riporta i dati della CEPI Confederazione Europea delle Industrie Cartarie, con i quali si fa il punto della situazione della carta da riciclo in Europa da settembre 2020 a settembre 2021.
 
I primi nell’end of waste
Il risultato è influenzato anche dal contemporaneo decreto ministeriale EoW, firmato dal Ministro dell’Ambiente nel settembre 2020 ed entrato in vigore il 24 febbraio, che regolamenta l’End of Waste - cessazione della qualifica di rifiuto - per la carta e cartone, in continuità con il sistema delle Materie Prime Secondarie (istituito con il DM 5.2.1998), che risponde alla stessa logica e che fu elaborato dall’Italia come primo Paese europeo. L’EoW - basato sugli standard merceologici UNI EN 643 carta - si pone, infatti, in continuità con la disciplina MPS, aggiornando dopo 22 anni la disciplina alla luce della normativa comunitaria e degli standard merceologici attuali.
 
Dati europei
In Europa, nel 2019, sono stati movimentati 12.000.000 di tonnellate di carta da riciclare fra i diversi Stati, il 22% della carta raccolta sul territorio europeo (Dati CEPI 2021). Ad oggi Italia e Spagna hanno applicato sistemi di EoW (in fase di adozione anche in Francia), che permettono la circolazione della carta da riciclare in Europa, ma sarebbe auspicabile l’adozione di analoghi sistemi basati sugli standard merceologici UNI EN 643 carta anche da parte degli altri Stati.
 
Le regioni più virtuose in Italia
In Italia le regioni più virtuose sul fronte riciclo sono state Toscana, Veneto, Piemonte, Lombardia e Lazio. Ciò pone la forte esigenza che il piano nazionale per la gestione dei rifiuti e i piani regionali rifiuti prevedano impianti dedicati solo alla gestione degli scarti di riciclo dell’industria cartaria.
“Un punto percentuale in più di riciclo corrisponde a 84.000 tonnellate aggiuntive, mentre un punto in più nel comparto imballaggi aumenterebbe la disponibilità di 50.000 tonnellate di materia prima per produrre imballaggi” spiega Massimo Medugno “da questo punto di vista il PNRR, con la linea dedicata all’ampliamento della capacità di riciclo, rappresenta una grande opportunità per il settore”. “In termini di strategia per l’Economia Circolare, la mancanza di questi impianti rappresenta un vero e proprio tallone di Achille per il sistema Italia. Tale mancanza, nonostante i buoni numeri del comparto, aggrava la situazione congiunturale del settore in questo momento di “caro energia”, precisa Medugno.“Non ci ha fermato la pandemia, ma senza adeguati provvedimenti ci fermerà il rialzo del gas e dei costi energetici. Oltre che interrompere le catene di approvvigionamento di beni e servizi, in questo modo si compromette anche il Green Deal: la carta è un materiale rinnovabile, fondamentale per la transizione, mentre il 90% della capacità di riciclo della carta installata in Italia e in Europa usa gas” conclude Medugno.

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