Collegato ambientale. Degani: si lavora su vuoto a rendere e calcolo della differenziata
Lo ha detto il sottosegretario all’Ambiente rispondendo a un’interrogazione della parlamentare grillina Moronese
È in corso di definizione il regolamento ministeriale che definirà la sperimentazione di un sistema di restituzione di specifiche tipologie di imballaggi destinati all’uso alimentare (il cosiddetto vuoto a rendere, ndr) ed è stato modificato il decreto in attuazione dell’articolo 32 sulle "linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani" (pubblicato in Gazzetta ufficiale il 24 giugno 2016). A dirlo, intervenendo sullo stato d’attuazione del Collegato ambientale, è stata la sottosegretaria all'Ambiente Barbara Degani rispondendo, nella 13a commissione di Palazzo Madama, ad un’interrogazione del Movimento 5 stelle, a prima firma Vilma Moronese.
"Dei 24 decreti di competenza del ministero dell’Ambiente - ha detto Degani - ad oggi ne sono stati emanati 15, molti dei quali hanno richiesto particolare impegno per la loro elaborazione e stesura, trattando temi di notevole importanza e spessore. Per quelli restanti, sono in corso le necessarie istruttorie tecniche".
Quanto poi all’articolo 27, comma 1, relativo alla pulizia dei fondali marini, la sottosegretaria ha precisato che non è prevista "la redazione di un decreto di attuazione, bensì accordi di programma specifici per l’individuazione di porti marittimi dotati di siti idonei nei quali avviare operazioni di raggruppamento e gestione di rifiuti raccolti durante le attività di gestione delle aree marine protette". Un decreto del ministro dell’Ambiente ha invece disciplinato le procedure, le modalità e le condizioni per l’estensione delle stesse attività ad altri porti.
"Con particolare riguardo, infine, al compostaggio di comunità, in attuazione dell’articolo 38, è stato pubblicato il decreto n. 266 del 29 dicembre 2016, entrato in vigore il 10 marzo 2017 - ha aggiunto Degani - . L’obiettivo del decreto è stabilire i criteri operativi e le procedure autorizzative semplificate per le attività del compostaggio di comunità di rifiuti organici di quantità non superiori a 130 tonnellate annue, ovvero del 'compostaggio effettuato collettivamente da più utenze domestiche e non domestiche della frazione organica dei rifiuti urbani prodotti dalle medesime, al fine dell’utilizzo del compost prodotto da parte delle utenze conferenti”.