Collegato ambientale, rinasce il vuoto a rendere del vetro. Sperimentazione per un anno
Gli esercenti di alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti e bar potranno far pagare al cliente una cauzione che verrà restituita con la bottiglia
Il Collegato ambientale ha rispolverato, tra le molte misure, anche una pratica che sembrava in disuso: quella della restituzione dei “vuoti a rendere” su cauzione delle bibite, dall'acqua minerale alla birra. Obiettivo del provvedimento - che verrà fatta su base volontaria e senza contributi - è prevenire la produzione di rifiuti favorendo il riutilizzo degli imballaggi usati.
Sperimentazione senza contributi - Per gli esercenti di bar e pubblici esercizi si tratta di un ritorno in via sperimentale e su base volontaria del singolo esercente, per dodici mesi. Si applica il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra e acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo. Al momento dell'acquisto dell'imballaggio pieno, precisa la norma, l'utente versa una cauzione con diritto di ripetizione della stessa al momento della restituzione dell'imballaggio usato. Con regolamento verranno determinate le forme di incentivazione e le loro modalità di applicazione, nonché i valori cauzionali per ogni singola tipologia di imballaggi. Al termine della fase sperimentale si valuterà, sulla base degli esiti della sperimentazione stessa e sentite le categorie interessate, se confermare e estendere il sistema del vuoto a rendere ad altri tipi di prodotto, nonché ad altre tipologie di consumo.