Così a Reggio Emilia asfaltano le strade con l'aggiunta di plastica riciclata
Si utilizzano polimeri termoplastici, provenienti da processi innovativi di riciclo per la realizzazione di pavimentazioni stradali più durature
A Reggio Emilia rifanno le strade utilizzando plastica recuperata dalla raccolta differenziata. L’operazione – leggiamo sulle cronache locali de Il Resto del Carlino – si estende per una superficie di circa 150mila metri quadrati e prevede la realizzazione di asfalti “additivati” con tecnopolimeri derivati dalla raccolta differenziata della plastica. Tutto nasce dall’accordo tra Mapei e l’utility Iren che prevede l’utilizzo di polimeri termoplastici, provenienti da processi innovativi di riciclo per la realizzazione di pavimentazioni stradali ancora più durature e sostenibili.
L’accordo
Il progetto, gestito da Iren attraverso la controllata I.Blu (principale operatore nazionale nel settore della selezione e riciclo dei rifiuti di imballaggi in plastica da raccolta differenziata) rappresenta "un esempio virtuoso di economia circolare e permette di ottenere un significativo aumento della vita utile delle pavimentazioni stradali". Le aree interessate da queste innovative asfaltatura, realizzate come chiusure di cantieri di manutenzione e sistemazione di impianti realizzati da Ireti, si trovano nei comuni di Reggio Emilia, Cadelbosco Sopra, Campagnola, oltre che a Rubiera e a San Martino in Rio, dove è stato necessario ripristinare l’asfalto stradale dopo scavi in profondità per poter restituire sicurezza alle arterie viarie in questione.
Aumenta la vita utile
"Questi innovativi asfalti – dicono da Iren – conferiscono alle pavimentazioni, a parità di spessore, un aumento significativo della vita utile con conseguente riduzione dei costi di manutenzione e una resistenza alla deformazione permanente dovuta al carico d’esercizio. Inoltre, incrementano le resistenze alle escursioni termiche ed ai raggi Uva, determinando meno degradi superficiali e riducendo così i rischi, in particolare, per cicli e motocicli. Si tratta di un ottimo esempio di economia circolare dove imballaggi difficilmente riciclabili vengono trasformati in prodotti circolari che permettono di raggiungere risultati di maggiore efficienza rendendo l’asfalto più performante".