Ecco perché imprese e ong chiedono al Parlamento Ue di selezionare anche i rifiuti misti
Aziende e gruppi ambientalisti scrivono alla Commissione Ambiente dell’Europarlamento per sostenere la selezione dei rifiuti misti e per rimuovere i materiali riciclabili
Rendere obbligatoria la raccolta differenziata dei rifiuti residui (i cosiddetti Mixed waste sorting – Mws) intervenendo nella direttiva rifiuti per raccogliere quanto di riciclabile contengono prima che vengano inceneriti o finiscano in discarica. A sostenerlo in una lettera inviata alla Commissione Ambiente dell’Unione europea sono 15 organizzazioni imprenditoriali, imprese e associazioni ambientaliste che parlano della questione dell’incenerimento e smaltimento in discarica dei rifiuti riciclabili come di un problema sottovalutato.
La lettera
A firmare la lettera sono Ceflex(il consorzio europeo che rappresenta la catena del valore dell’imballaggio flessibile), Environmental Coalition on Standards (Ecos), European Environment Bureau (Eeb), Flexible Packaging Europe, Metal Packaging Europe (Mpe), Minderoo Foundation, Natural mineral waters europe (Nmwe), Pellenc ST (azienda che progetta eproduce macchine di selezione ottica per la gestione dei rifiuti e il riciclaggio), Polyolefin circular economy platform (Pcep), Stadler, Styrenics Circular Solutions (Scs), The Reloop Platform, Tomra, Unesda Soft Drinks Europe, Zero Waste Europe. “Lo spreco di risorse riciclabili, che perdono il loro valore materiale a causa dell’incenerimento e della messa in discarica, costituisce un ostacolo significativo ma evitabile alla realizzazione dell’economia circolare”, si legge nella lettera.
Il potenziale
“Sebbene la raccolta differenziata debba rimanere il principio, la selezione obbligatoria dei rifiuti misti è l’unica opzione praticabile nei casi in cui i materiali riciclabili non vengono recuperati”. Una misura che, spiegano i firmatari della lettera alla Commissione Envi, avrebbe già una copertura economica e che ha il potenziale “di produrre quasi 10 milioni di tonnellate di rifiuti da riciclare e di creare circa 23.700 posti di lavoro aggiuntivi nell’UE27”. Ecco perché gli eurodeputati sono invitati ad “approvare le modifiche proposte dai deputati di vari gruppi negli emendamenti ENVI 291, 292, 293, 294 e 465 che riguardano la selezione dei rifiuti misti per rimuovere i materiali riciclabili prima dell’incenerimento e della messa in discarica”.
Lo studio
Nel giugno 2022 l’associazione no profit Reloop ha commissionato uno studio sui benefici che potrebbero derivare dalla selezione dell’indifferenziato. Se per molti anni la selezione dei materiali riciclabili dai rifiuti indifferenziati si è dimostrata incapace di fornire materiali della qualità richiesta per i mercati del riciclo, per alcuni materiali come la plastica, “la capacità di selezione è notevolmente migliorata” e “il potenziale per estrarre (ulteriori) materiali da riciclare è ora chiaramente dimostrato”.
I benefici di questa ulteriore selezione da avviare dopo la raccolta differenziata sono di varia natura, spiega Reloop. Prima di tutto cimatici: per ogni tonnellata di rifiuti misti trattata prima dell’incenerimento o della discarica si ha, rispetto alla mancata selezione, una riduzione di 0,39 tonnellate di CO2 per l’incenerimento e 0,29 per la discarica. Se si guarda all’insieme dei rifiuti urbani europei, “il sistema Mixed waste sorting potrebbe garantire risparmi dell’ordine di 39 milioni di tonnellate di CO2 equivalente”. Se poi si va oltre gli urbani, includendo anche tutti i rifiuti non pericolosi inceneriti queste cifre salgono a 134 milioni di tonnellate di CO2e: “Si tratta di circa il 4% delle emissioni totali dell’UE-27 comunicate nel 2019”.
Altro vantaggio stimato dallo studio Reloop è quello occupazionale. Un’applicazione ampia della differenziazione dei rifiuti indifferenziati porterebbe un effetto potenziale di 47.400 posti di lavoro. E poi i vantaggi per l’economia circolare: “Per ogni tonnellata di rifiuti urbani misti, a seconda della composizione dettagliata, si può prevedere un contributo aggiuntivo al riciclaggio di circa il 10-15% dell’input”.
Il testo della lettera mandata all’Europarlamento: https://img1.wsimg.com/blobby/go/271...