Facciotto (Conai): basta miniere metropolitane. Raddoppiamo la differenziata in sette anni
Per il direttore generale del consorzio bisogna dimezzare le 211 discariche in cui buttiamo milioni di tonnellate di materiali che non verranno mai riutilizzati
Le ha definite “miniere metropolitane”, sono le discariche che si trovano in tutte le città e nelle quali buttiamo milioni di tonnellate di materiali che non verranno mai riutilizzati. Walter Facciotto, direttore generale del Conai (Consorzio nazionale imballaggi), ha rilanciato gli obiettivi dell’organizzazione in un articolo sul Corriere della Sera. “Dobbiamo prendere esempio dal Nord Europa, che ha percentuali di utilizzo delle discariche attorno al 3 per cento”, spiega Facciotto. “O, almeno, dobbiamo arrivare a dimezzare il numero delle 211 discariche attuali e riciclare il materiale che oggi va perso. Per esempio nel 1998 gli imballaggi recuperati e riciclati erano uno su tre, mentre nel 2011 si è arrivati a tre su quattro”. In quindici anni di attività del Conai, lo smaltimento in discarica è calato del 60%.
Il modello proposto dal consorzio dimostra che è possibile organizzare e ribaltare la situazione. Non è solo il sistema a essere virtuoso: nel 2011 il giro d’affari dell’indotto e dell’industria del riciclo si è attestato sui 9,5 miliardi di euro, di cui 2,2 miliardi relativi all’indotto Conai.
Per evitare le discariche, la ricatta è una sola: rafforzare la raccolta differenziata. “Dobbiamo impegnarci a raddoppiarla entro sette anni - dice. “In un Paese povero di materie prime come l’Italia, raddoppiare la raccolta e il riciclo riducendo almeno della metà le discariche italiane significherebbe ottenere benefici sia ambientali sia economici”, conclude Facciotto. “Che significa riduzione degli impatti ambientali e recupero di materia da re-immettere nel ciclo produttivo, con positive conseguenze di aumento degli investimenti e dell’occupazione”.