Imballaggi: Assorimap, sul Regolamento Ue serve una direttiva
Secondo l'Associazione Nazionale delle imprese che riciclano le materie plastiche rischia di rivelarsi troppo stringente
"Il Regolamento Ue in materia di imballaggi rischia di rivelarsi troppo stringente, soffocando tante imprese che costituiscono il cuore pulsante dell'economia circolare italiana e contribuiscono in maniera sostanziale al raggiungimento degli obiettivi legati alla transizione ecologica". Così Assorimap, l'Associazione Nazionale delle imprese che riciclano le materie plastiche, secondo cui, al contrario, “sarebbe stato auspicabile il ricorso a uno strumento più flessibile, come la direttiva”.
Guardare alle peculiarità
Essa, infatti, “viene recepita e applicata in ogni Paese sulla base delle singole peculiarità” - prosegue Assorimap, ricordando che - "nell'attività di riciclo delle materie plastiche sono attive, nel complesso, oltre 350 aziende, inclusi raccoglitori e selezionatori di rifiuti e scarti industriali e un fatturato pari a circa 1 miliardo". "Sosteniamo alcuni principi del Regolamento, cioè quelli che operano per la piena transizione ecologica e che procedono verso nuove produzioni ecosostenibili - prosegue Assorimap - . Vogliamo sottolineare la piena condivisione riguardo le previsioni sul tema dell'Ecodesign, su cui l'Italia è oggettivamente in ritardo, e circa le prescrizioni di contenuto minimo obbligatorio di riciclato in tutti gli imballaggi in plastica, con percentuali differenti a seconda della tipologia di questi. È infatti una misura da lungo tempo proposta da Assorimap al legislatore nazionale".
Sosteniamo il ministro
"Tuttavia, riteniamo necessaria anche un'attenta valutazione degli impatti sulla filiera industriale delle plastiche, dalla produzione al riciclo. Si tratta - prosegue la nota - di un'eccellenza riconosciuta a livello mondiale, con profili economici ed occupazionali di primo livello". "Supportiamo quanto affermato dal nostro ministro Gilberto Pichetto, che ha giudicato sbagliato l'accento posto sul riuso anziché sul riciclo, che vede l'Italia posizionarsi ai primissimi posti in Europa. Auspichiamo quindi che il nostro Governo intervenga presso la Commissione Europea per un rinvio e soprattutto affinché venga prevista una gradualità degli adempimenti. È fondamentale - conclude Assorimap - evitare che le nuove disposizioni vadano ad inficiare il percorso positivo avviato in materia di riciclo, mettendo a rischio la sopravvivenza delle imprese".