Industria cartaria, negli imballaggi il riciclo raggiunge l’80%
Con un alto tasso di circolarità e di investimenti sul territorio, l’industria cartaria italiana chiude il 2018 con un fatturato di 7,72 miliardi di Euro e una produzione superiore a 9 milioni di tonnellate
L’Italia nel 2018 si conferma il quarto produttore di carta in Europa, con più di 9 milioni di tonnellate generate per il 57% (tasso di circolarità) con carta da riciclare, ma nel comparto imballaggio tale tasso già raggiunge l’80% centrando il nuovo obiettivo di riciclo della Direttiva Comunitaria, ancora da recepire. Lo rende noto Assocarta.
“La carta è un esempio di bio-economia circolare in quanto rinnovabile e riciclabile ma è anche espressione di una cultura che porta i nostri imprenditori a investire il 5,9% del fatturato sul territorio, incidendo sullo sviluppo ambientale e sociale del nostro Paese” afferma il Presidente di Assocarta Girolamo Marchi in apertura dell’Assemblea Annuale di Assocarta, svoltasi a Roma presso Civita. Con la partecipazione di Francesco Vetrò Presidente GSE, Stefano Laporta Presidente ISPRA, Massimo Beccarello Vice Direttore Ambiente Energia Confindustria e Stefano Ciafani Presidente Legambiente, che si sono confrontati in una tavola rotonda sul tema “Carta cultura circolare.
Il settore cartario chiude il 2018 con 7,7 miliardi di fatturato (+4,2% 2018/2017) e 9,1 milioni di tonnellate prodotte (+0,1%). Buon trend per gli imballaggi e le speciali, stabili le carte igienico sanitarie, in riduzione le carte grafiche. La quota di produzione nazionale destinata ai mercati esteri scende dal 44,7% (2017, massimo storico), al 42,7%, con una tendenza analoga per tutte le tipologie, ad eccezione dell’export di carte per usi igienico-sanitari (+3,1%).
Nei primi 3 mesi del 2019 calano la produzione (-2%) e il fatturato (-2,2%) rispetto ai buoni livelli dello stesso periodo 2018. Scendono le carte grafiche, stabili le carte igienico sanitarie, cresce ancora l’imballaggio ma su livelli inferiori rispetto all’anno passato. Intanto negli ultimi mesi stanno scendendo i prezzi delle cellulose: tenendo dicembre 2016 con i suoi 650 dollari come riferimento, siamo passati dai 1050 di novembre (+400 dollari) ai 930 dell’aprile scorso (+280 dollari sopra le quotazioni 2016). Un livello comunque elevato anche se in riduzione.