torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Manca il poliammide usato nell’elettronica auto: in difficoltà i costruttori

where Torino when Mar, 23/10/2018 who michele

La scarsità strutturale della poliammide (PA 6.6) mette in forte difficoltà la catena di fornitura automotive. L'allarme lanciato da costruttori Anfia

anfia-logo.pngLa scarsità di Poliammide PA 6.6 sta mettendo in seria difficoltà i produttori di materie plastiche. Questa resina, per le sue proprietà tecniche, è utilizzata in un numero crescente di applicazioni, in modo particolare nell’elettronica, ma al tempo stesso sta diventando sempre più rara da reperire. Lo si legge in una nota Anfia, l’associazione de costruttori auto.
 
Il PA 6.6 ha un notevole impiego anche nel settore automotive. Infatti, essendo caratterizzato da un’ottima resistenza alle alte temperature, viene impiegato nelle parti interne del comparto motore – sistemi di alimentazione d’aria, di raffreddamento e di filtrazione – , ma anche in altre parti interne, dalla pedaliera alle maniglie delle portiere.
 
Le interruzioni nella fornitura di PA 6.6 sono dovute principalmente alla fragilità della catena di approvvigionamento. Oggi, in Europa, è disponibile solo il 55% della capacità produttiva di PA 6.6 e numerosi produttori di plastiche, per cause di forza maggiore - incidenti in alcuni stabilimenti europei, fermate programmate (e non) di impianti produttivi - hanno dovuto interromperne la produzione. Inoltre, le sempre maggiori richieste di PA 6.6 nei mercati europei da parte di alcuni attori del Far-East, hanno sottratto parte della già ridotta disponibilità di mercato. Alla base di questa situazione vi è, infine, anche un problema strutturale: al mondo solo cinque siti produttivi di grande capacità producono l’Adiponitrile (ADN), importante intermedio per la sintesi di PA 6.6: uno in Francia, uno in Giappone e tre negli Stati Uniti.
 
Il mercato di PA 6.6 è sempre stato molto teso, con una domanda molto vicina all’offerta, e nei prossimi due anni la situazione non potrà che peggiorare. Con l'incremento della domanda per lo sviluppo di veicoli leggeri e la spinta verso la rivoluzione della connettività, l'attuale capacità totale e la concentrazione degli impianti produttivi di Poliammide sono ormai insufficienti per un mercato le cui condizioni di approvvigionamento sono sempre più strette.

Inoltre, nel 2019, è previsto un fermo produttivo di circa tre mesi dell’impianto di Butachimie per una manutenzione straordinaria e un rinnovamento tecnologico, dovuti alla domanda crescente da parte del mercato cinese. Si prevedono, quindi, ulteriori tensioni. Molti mercati cercheranno soluzioni produttive con altre famiglie di materiali (es. PA6, PBT, ecc.), ma per alcune applicazioni tecniche già in produzione questi passaggi sono improponibili, se non sostenendo alti costi per le modifiche delle attrezzature. Al fine di scongiurare il blocco delle linee produttive, è auspicabile un dialogo tra gli stakeholder coinvolti nella catena di fornitura per trovare soluzioni alternative e sostenibili.

immagini
anfia-logo
leggi anche: