Nuova Delhi sceglie la linea dura contro i sacchetti di plastica: chi li vende rischia fino a cinque anni di carcere
Il governo della capitale indiana usa le maniere forti per un provvedimento in atto dal 2009 ma che è sempre stato ignorato. La soluzione è stata prevista anche per tutelare le vacche che circolano alla ricerca di cibo
Nuova Delhi ha messo definitivamente al bando i sacchetti di plastica, tranne quelli sottilissimi. Il governo della capitale indiana ha deciso di vietare la vendita di tutti le borse e i sacchetti in plastica. Solo quelli per fini medici potranno ora essere ancora utilizzati. Molto dure le sanzioni previste per chi non rispetta la norma. I trasgressori rischiano fino a cinque anni di carcere. Già nel 2009 Delhi aveva tentato di proibire le sporte di plastica ma il divieto di utilizzo di sacchetti di plastica più spessi di quattro centesimi di millimetro è stato ignorato.
Nei primi anni della sua entrata in vigore, il nuovo divieto non sarà applicato rigorosamente per consentire a chi è abituato all'uso dei sacchetti di plastica un graduale adattamento. Si stima che ogni giorno, nell'intera area metropolitana, vengano utilizzati circa 10 milioni di sacchi di plastica. Una grande percentuale va a finire nelle strade, intasando fogne e canali di scolo, con conseguenti enormi allagamenti non appena comincia la stagione delle piogge monsoniche.
L’addio alla plastica non è, però, solo una questione ambientale: il provvedimento vuole tutelare anche le migliaia di vacche sacre che vagano libere per la città e rischiano il soffocamento e l’avvelenamento mangiandosi i sacchetti di plastica abbandonati per le strade.