PNRR: il ministero dell’Ambiente autorizza 160 progetti faro di economia circolare
Pubblicati tre decreti per il contributo alla realizzazione di impianti per il riciclo di RAEE, carta e tessile. In arrivo anche un provvedimento su plastica. Pichetto: “Filiere vincenti, Italia sarà sempre più riferimento in Europa”
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dà il via libera a un contributo per realizzare 160 progetti “faro” di economia circolare. Nei tre decreti il dicastero individua la lista dei progetti che beneficeranno del contributo massimo previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in linea con la normativa sugli aiuti di Stato: si tratta di aziende che hanno proposto interventi volti ad adeguare impianti esistenti o a realizzarli "ex novo". “Le nostre filiere del riciclo – spiega il Ministro Pichetto – rappresentano un esempio virtuoso e vincente in Europa: un mondo sempre attento all’innovazione per raggiungere le migliori performance ambientali. L'impegno di tante realtà territoriali – conclude il Ministro – potrà meglio qualificare l’Italia quale Paese di riferimento nelle buone pratiche per l’economia circolare”.
67 progetti finanziati
Per la linea A, che promuove l’ammodernamento e la realizzazione di nuovi impianti per i rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici, sono sessantasette i progetti finanziati. Settanta invece quelli selezionati per la linea B, riguardante l’impiantistica per la raccolta, logistica e riciclo dei rifiuti in carta e cartone. Ventitré, infine, i progetti che troveranno compimento attraverso la linea D, per l’infrastrutturazione della raccolta di frazioni tessili e la realizzazione di veri e propri “hub” del tessile.
È prevista invece nei prossimi giorni la pubblicazione del decreto di concessione dei contributi per gli operatori economici della linea C, per la realizzazione di impianti di riciclo della plastica, compreso il “marine litter”. Si completerà in questo modo l’elenco dei soggetti destinatari dei 600 milioni di euro (150 per ciascuna linea) che il PNRR mette a disposizione nel settore del riciclo, che dovranno diventare realtà ed essere messi in funzione entro il primo semestre 2026.