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Regolamento imballaggi. Perché Metsola vuole un’indagine contro l’emendamento salva industria italiana

where Strasburgo (Francia) when Mar, 30/01/2024 who roberto

Tutto nasce dall’accusa di un articolo di Politico che parla di emendamento di deputati italiani identici a testi delle associazioni industriali

La politica italiana al Parlamentoep-strasbourgoriginal.jpg europeo è nuovamente nel mirino dopo la pubblicazione di un articolo  dell’edizione europea di Politico.eu, ripreso in Francia e da Il Fatto Quotidiano,  secondo il quale alcuni eurodeputati italiani avrebbero presentato emendamenti che riproducevano (con copia e incolla) le posizioni sostenute dalle associazioni imprenditoriali desiderose di modificare le norme europee sul regolamento imballaggi. A renderlo noto, attraverso Politico, è un’eurodeputata del Movimento 5Stelle, Maria Angela Danzì, che ha ricevuto la notizia dalla presidente del Parlamento Roberta Metsola che in una mail ha detto di voler avviare un'indagine interna per far luce sul comportamento e sulle possibili violazioni.
 
I fatti
La discussione riguardava il noto e controverso regolamento imballaggi che a breve deve essere approvato dal Parlamento. Sono stati più di 500 gli emendamenti presentati, per oltre due ore e mezza di confronto prima di arrivare al voto finale. Quasi tutti gli eurodeputati italiani si sono riuniti su un’unica posizione, a favore di alcune modifiche al regolamento che consentirebbero a tutti i materiali da imballaggio di essere riciclati o riutilizzati, a seconda del Paese dove l’attività di riciclo e riutilizzo è più sviluppata. Per l’Italia - uno dei Paesi più forti sotto il punto di vista del riciclo ma meno sul riuso - l'argomento è fondamentale. L’emendamento in questione, approvato, andava proprio in questa direzione: permetteva l'esenzione alle regole sul riuso ai settori che arrivano almeno all’85% di riciclo. Gli emendamenti approvati a larga maggioranza sono stati a detta di quasi tutti i soggetti in campo come un buon compromesso, anche dal punto di vista della sostenibilità.
 
L’obbligo di comunicazione
Sulla questione è intervenuto anche un altro membro della Commissione Envi Nicola Procaccini – leggiamo su Affaritaliani – che si è detto sorpreso della posizione di Danzì: “È prassi comune e legale quella di dare voce alle lobby che curano interessi di aziende sui provvedimenti che vengono discussi a Bruxelles, da sempre molto attento alle regole di trasparenza e di conflitti di interesse. Insieme - prosegue l'europarlamentare - abbiamo fatto innumerevoli riunioni e convegni pubblici con tutti gli stakeholder, giustamente preoccupati per lo scempio di un regolamento imballaggi che mortifica gli sforzi delle famiglie nella raccolta differenziata, e che riporta al punto di partenza il concetto di economia circolare su cui l'Italia è diventata un modello in tutta Europa, alle quali hanno sempre partecipato anche i colleghi dei Verdi e del M5S”. E come è noto i parlamentari hanno obbligo a comunicare in piena trasparenza gli incontri con gli stakeholders, come sembra essere avvenuto anche in questo caso”.

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