Rete imprese, bando Sistri inaccettabile, serve chiarezza
L'associazione commenta duramente il lavoro del governo sul tema della tracciabilità dei rifiuti
“La via intrapresa non solo è inaccettabile, ma è anche fortemente pericolosa per la competitività delle nostre imprese e per l'ambiente”. Così Rete Imprese Italia commenta in un comunicato il bando di pre-qualifica Sistri, appena pubblicato da Consip, che prevede “un capitolato di 260 milioni di euro, che ha per oggetto la piattaforma già esistente e che si basa sull'attuale impianto normativo”. L'associazione commenta duramente il lavoro del governo sul tema della tracciabilità dei rifiuti.
“Da mesi sostenevamo che, se non si fosse intervenuti per tempo sulla normativa rimuovendo tutte le numerose e contraddittorie norme del Sistri, il nuovo bando non sarebbe stato che una replica del precedente sistema. Queste preoccupazioni purtroppo sembrano confermate da una prima lettura del bando”.
Una gara per pochi - “Costi ancora insostenibili per le imprese e tecnologie obsolete e malfunzionanti. Con solo un impegno per un futuro imprecisato di una sua evoluzione, secondo criteri non ben definiti e che nemmeno rispecchiano gli aspetti positivi messi in consultazione, quali ad esempio il superamento dei dispositivi hardware del Sistri (chiavette e black box). Ma con due certezze: che le tempistiche lasciano intravedere una gara per pochi, e che per ancora molto tempo le imprese dovranno avere a che fare con l'attuale Sistri e con i suoi costi. Chiediamo che venga urgentemente fatta chiarezza sulle scelte che il Governo intende prendere su un tema così delicato”, conclude Rete Imprese Italia.