Rifiuti, accordo in Europa: differenziata al 65% (per gli imballaggi al 70%)
L’accordo coinvolge Consiglio, Commissione ed Europarlamento. Il provvedimento attende il via libera definitivo nel 2018
Entro il 2035 il riciclo dovrà arrivare al 65% grazie a tre target progressivi (2025, 2030 e 2035) e i rifiuti urbani conferiti in discarica non dovranno superare il 10% del totale, con traguardi più ambiziosi sugli imballaggi - 70% complessivo al 2030 - , da raggiungere dopo una tappa intermedia nel 2025 con quote diverse secondo i materiali. E' questo l’esito dell’ultimo compromesso raggiunto in sede Ue su cui Consiglio, Commissione ed Europarlamento hanno raggiunto un accordo.
L'ok formale dovrebbe arrivare nel 2018. Gli stati in ritardo sulle varie tappe potranno contare su una flessibilità di 5 anni. Per quanto riguarda gli imballaggi, quelli in plastica dovranno essere riciclabili al 55% entro il 2030. Dal 2025 la responsabilità estesa del produttore, le misure per responsabilizzare i produttori sulla raccolta, lo smistamento e il trattamento per il riciclaggio di beni usati, sarà obbligatoria per tutti gli imballaggi. "Dopo 18 mesi di negoziato questo accordo è uno dei nostri principali risultati - commenta la portavoce della presidenza estone Annikky Lamp - e ci auguriamo sinceramente che gli Stati membri prestino il loro appoggio al pacchetto a gennaio, sotto la guida della presidenza bulgara".
Nelle economie moderne, "non ha senso inviare rifiuti in discarica". Così il commissario Ue all'ambiente Karmenu Vella. “La legislazione europea sui rifiuti guiderà gli sforzi degli Stati membri per ridurre la quantità di rifiuti che generiamo, per ridurre i materiali interrati e bruciati e per aumentare il riutilizzo e il riciclo". Le regole, ricorda Vella, "rafforzeranno la 'gerarchia dei rifiuti' in Europa collocando la prevenzione, il riutilizzo e il riciclo chiaramente al di sopra del collocamento in discarica e dell'incenerimento".