Rifiuti: l’ecotassa in Sicilia premierà i comuni più virtuosi nella differenziata
Il testo stabilisce che otterranno uno sconto quei comuni che, nei prossimi tre anni, dimostreranno di avere incrementato la loro percentuale di differenziata
Un emendamento del governo Crocetta alla manovra finanziaria prevede l'introduzione di un’ecotassa flessibile per i comuni siciliani. Non sarà in quota fissa, come fino ad oggi, ma varierà in rapporto al quantitativo di rifiuto depositato in discarica.
Premiati i comuni più ricicloni – “Ad oggi in quota fissa questa tassa viene pagata dai comuni, ma non sarà più così - rivela l'assessore Vania Contrafatto. - Se passerà questa norma, gli enti pagheranno in misura variabile e saranno premiati quelli che otterranno progressivi risultati nella raccolta differenziata”. Il testo stabilisce che i comuni che nei prossimi tre anni, fino al 2018, dimostreranno di avere incrementato la loro percentuale di differenziata, per l'anno successivo otterranno uno sconto sulla quota: “Vogliamo aiutare i comuni che iniziano a puntare sul ciclo differenziato - ha spiegato Contrafatto - : inoltre, i proventi di questo tributo, che adesso vengono inseriti in bilancio come voce generica, con la nuova norma andrebbero a costituire un fondo presso i servizi di utilità dell'assessorato all'Energia, per finanziare i progetti dei comuni che vogliano ampliare i loro impianti sulla differenziata”.
Valutata in commissione Bilancio la copertura finanziaria. Attualmente l'ecotassa fissa costituisce un impegno di 10 milioni di euro.