Rifiuti in plastica. Perché Ecopolietilene chiede raccolta differenziata e obiettivi di recupero
La richiesta di una migliore regolamentazione. "Il polietilene è diffuso in ogni casa e può dare un contributo importante nei processi di economia circolare"
"Serve una migliore regolamentazione per i rifiuti di beni in polietilene, che preveda una raccolta differenziata e individui obiettivi di riciclo". Così Il presidente di Ecopolietilene, consorzio EPR del Sistema Ecolight, Fabio Pedrazzi, si rivolge ai legislatori per auspicare l’avvio di "una riflessione che possa normare un ambito fondamentale nel vasto capitolo dei rifiuti plastici". Gli imballaggi, rappresentano circa la metà dei rifiuti plastici prodotti; il restante 50% è composto soprattutto da plastiche miste, con una buona presenza dei beni in polietilene.
I numeri di settore
Secondo il rapporto 2023 di IPPR - Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo - basato sui dati di Plastic Consult, il polietilene rappresenta un terzo delle plastiche riciclate utilizzate in Italia e di fronte a 1,337 milioni di tonnellate di polimeri rigenerati processati dall’industria italiana di trasformazione l’anno scorso, ben 433mila tonnellate sono riconducibili a questo polimero.
Il polietilene ha una grande versatilità d’uso e una vasta applicabilità in diversi settori industriali. Basti pensare ad esempio ai sacchi dei rifiuti, ai giochi per i bambini, ai teli da pacciamatura, alle coperture per serre e ai tubi per l’edilizia. "Il massiccio impiego nella nostra vita di tutti i giorni ci spinge dunque a una grande attenzione e responsabilità nella corretta gestione e riciclo dei beni in polietilene", dice il direttore generale di Ecopolietilene, Giancarlo Dezio. "Una stima del Consorzio, realizzata insieme ai gruppi di lavoro a cui partecipano i soci produttori, evidenzia una crescita della produzione di beni in polietilene nell’ultimo anno, in particolare per quanto riguarda i film e le attrezzature usate in agricoltura, che sono aumentati di circa il 12%".
Pronti per la differenziata
"Ecopolietilene sta lavorando in collaborazione con aziende consorziate e operatori della raccolta, sia su progetti pilota per creare filiere chiuse per specifici rifiuti di beni in polietilene, sia su iniziative per monitorare il conferimento dei beni in polietilene a fine vita in ambito urbano, così da iniziare a ipotizzarne una raccolta differenziata, anche per limitare il ricorso al polimero vergine".
Conclude Pedrazzi: "Vi è la necessità di cogliere le opportunità date dal polietilene e dal suo significativo potenziale in termini ambientali. Il ruolo dei consorzi nella gestione dei beni in polietilene e la collaborazione fra questi e le istituzioni si rivela cruciale sia nel promuovere pratiche di corretta gestione del rifiuto, sia nell’incoraggiare i produttori all’utilizzo di polimeri riciclati".
Il Sistema Ecolight è un hub dedicato ai servizi ambientali cui fanno riferimento i consorzi EPR Ecolight (gestione di Raee, pile e accumulatori esausti), Ecopolietilene (rifiuti da beni in polietilene), Ecotessili (rifiuti tessili) ed Ecoremat (materassi e imbottiti a fine vita) e la società di servizi Ecolight Servizi.