Sacchetti per l’asporto di merci: si rafforza l'attività di contrasto agli illeciti, Assobioplastiche in prima linea
Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche: “L'operazione di Napoli dimostra che non si può abbassare la guardia. Avviata una collaborazione con il Consorzio Biorepack”
A distanza di oltre 10 anni dall’entrata in vigore definitiva della legge sui sacchetti per asporto merci, il fenomeno dell’illegalità nel settore non è stato ancora sconfitto. Lo testimonia l'operazione condotta in maniera congiunta dai Carabinieri Forestali e la Polizia Locale di Napoli, che ha portato al sequestro di circa 320 chili di buste di plastica nella zona di Caivano. Quella di Napoli è solo l'ultima di una serie di operazioni frutto delle sinergie messe in campo per contrastare gli illeciti nel campo degli shopper.
Il protocollo Ecomafie-Assobioplastiche
In questo ambito, ricorda una nota, il Protocollo siglato un anno fa dalla Commissione Ecomafie, oggi presieduta da Stefano Vignaroli, e da Assobioplastiche: tra le finalità dell'intesa, lo scambio di informazioni, il supporto nello svolgimento di attività di accertamento di illeciti e la collaborazione in iniziative di formazione. Tali attività vengono rafforzate dalle collaborazioni già in essere con le Forze dell'Ordine, cui spetta il fondamentale compito di accertare le irregolarità e sanzionare i trasgressori. “L'ultima operazione in provincia di Napoli, che ha visto la Commissione Ecomafie operare in prima persona, dimostra che non si deve abbassare la guardia contro una piaga che sottrae risorse economiche, posti di lavoro e sviluppo al nostro Paese” ha commentato Luca Bianconi (nella foto), presidente di Assobioplastiche. “Per questo l'Associazione ha deciso di rafforzare l'azione di contrasto alle illegalità avviando con il Consorzio Biorepack una collaborazione per combattere gli illeciti nel settore degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile e delle frazioni similari”.