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Troppo spreco di cibo, gli italiani chiedono più educazione a scuola

where Roma when Mar, 10/09/2019 who roberto

Un'indagine dell'Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg condotta su un campione di 1500 intervistati sottolinea l’importanza del ruolo educativo della scuola

Aumenta la percezione dello sprecosprechi-supermercato.jpg alimentare domestico, ma anche la convinzione che la lotta per contrastarlo debba partire dall'educazione scolastica. Lo evidenzia un'indagine dell'Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg condotta su un campione di 1500 intervistati, presentata nel corso del lancio del "Premio Vivere a spreco zero" al ministero dell'Ambiente. Per 7 italiani su 10 (il 68%, erano 6 su 10 nel 2014) quello alimentare è il settore in cui sprecano di più, e se uno su tre (il 33%) non ha le idee chiare sulle fonti da cui attingere per le buone pratiche per prevenire gli sprechi, 6 su 10 ritengono che la sensibilizzazione "anti spreco" deve iniziare dai banchi di scuola.
 
"Le ragioni che portano allo spreco - dice Maurizio Pessato, vice presidente Swg osservatorio di indagine statistica - per il 63% sono il fatto che il cibo è scaduto". La causa è "un eccessivo acquisto" per il 58%; poi "il troppo cibo cucinato" (43%) e la cattiva gestione del cibo che ammuffisce (51%) o va a male (49%). Sulla sensibilizzazione e le buone pratiche si guarda agli altri cittadini (per 4 italiani su 10), quindi agli enti pubblici (36%) poi a imprese (19%) e associazioni (15%). Proprio le associazioni (di cittadini e di consumatori) sono, per il 31%, artefici della sensibilizzazione in atto. Al secondo posto le scuole, che agiscono solo per il 27% degli italiani. Poco percepita la sensibilizzazione da parte degli enti pubblici (12%) e delle imprese (8%).
 
Dopo il cibo, secondo gli intervistati, sprechiamo l'acqua (52%, in netto aumento rispetto al 2014, quando lo spreco idrico riguardava il 37% degli intervistati). Seguono mobilità (25% dall'8% precedente), energia elettrica (24%), soldi (16%), tempo (14%) e gas (7%). Sulle possibili soluzioni per ridurre o prevenire lo spreco alimentare domestico, per il 64% è necessaria una lista della spesa e congelare i cibi che non si mangeranno a breve (63%), poi fare attenzione a non cucinare più del necessario (51%), riutilizzare gli avanzi e gli scarti dei pasti (49%), verificare se i cibi sono andati a male prima di buttarli (49%) e ordinare meglio il cibo nel frigo, facendo attenzione alle scadenze (43%).

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